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SANTUARIO ITALICO DI PIETRABBONDANTE

  • Immagine del redattore: Molise On The Road
    Molise On The Road
  • 17 set 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Fra le principali mete turistiche del Molise, per chi desidera esplorare le ricche radici storiche del territorio, consigliamo una visita al Teatro Sannitico di Pietrabbondante.

Questo antico teatro rappresenta un punto di riferimento essenziale tra le zone archeologiche del Molise ed è, senza dubbio, uno dei migliori esempi di testimonianze della storia sannita che si siano conservati così bene nel corso dei secoli.(QUI TUTTE LE AREE ARCHEOLOGICHE DEL MOLISE)


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Indice


Descrizione


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Alcuni resti ritrovati sul monte Saraceno, insieme alle necropoli circostanti, costituiscono una potente testimonianza della millenaria civiltà sannita, che ha radici a Pietrabbondante sin dal V secolo a.C.


In prossimità dell'abitato si trovano i vestigi di un antico insediamento che fu il più rilevante santuario e centro politico dei Sanniti tra il II secolo a.C. e il 95 a.C.


Per parafrasare le parole della poetessa Saffo, si potrebbe dire che questo luogo è "un rifugio per la mente e lo spirito", un santuario dove la bellezza di un bosco di meli e gli altari profumati di incenso si fondono per creare un'atmosfera magica e intrisa di storia.


In questo luogo, l'acqua fresca canta melodiosa tra i rami dei meli, mentre le rose circostanti offrono un'ombra gentile, e il sussurro delle foglie evoca un sonno tranquillo.

Qui, il prato, dove le cavalle pascolano, si tinge di fiori primaverili, e le brezze portano profumi dolci delle più belle stagioni.


Cosa vedere


Oggi, l'intero complesso monumentale di Pietrabbondante comprende:

  • Il teatro

  • Il tempio

  • Due edifici porticati situati ai lati del tempio stesso

  • Imponenti mura difensive (erette proprio a causa delle crescenti ostilità con i Romani e oggi, in gran parte, ancora conservate), offre un'opportunità unica per immergersi nella storia e percorrere le antiche rovine.

Storia


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Le prime ricerche nell'area archeologica di Pietrabbondante risalgono alla metà dell'Ottocento, quando i Borboni le condussero.


Durante quel periodo, furono scoperti il teatro e un piccolo tempio, successivamente chiamato tempio A.

Nel corso degli anni, gli scavi hanno rivelato un complesso monumentale senza pari nelle regioni sabelliche, sia per la sua grandiosità che per la sua raffinatezza architettonica.


Questi scavi hanno anche dimostrato che l'area era già frequentata nel V secolo a.C. Tuttavia, è nel IV secolo a.C. che il sito subisce un'importante trasformazione, con i resti di un santuario che include un tempio ionico situato nell'area che in seguito ospiterà il teatro.

Tra la metà del II secolo a.C. e l'inizio del I secolo a.C., il tempio A fu costruito, insieme a due piccoli sacelli a sinistra di esso. In questo periodo, venne sviluppato il progetto unificato che portò alla costruzione del complesso Teatro-Tempio e di una struttura di rappresentanza nota come domus pubblica.


Questo momento segnò un chiaro aumento del ruolo pubblico e politico dell'area, accanto alla sua funzione originaria di luogo sacro. A causa degli sconvolgimenti causati dalla guerra sociale, l'importanza dell'intera area diminuì gradualmente.


Quando Augusto salì al potere, assegnò l'area alla famiglia dei Socelli.

I templi principali iniziarono a cadere in rovina, mentre i piccoli edifici sacri continuarono ad attirare fedeli.

La domus publica venne trasformata in una residenza privata. Dopo il III secolo d.C., sono state documentate forme insediative minori nell'area almeno fino al V secolo d.C., quando, in ottemperanza agli editti imperiali, i templi pagani ancora attivi furono distrutti.

L'ultimo capitolo della storia del santuario si svolse all'interno di uno dei sacelli, dove si celebrò una complessa cerimonia che segnò la chiusura e l'abbandono definitivo del sito.

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