MICHELE SCORRANO
- Molise On The Road
- 21 set 2023
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 30 dic 2023
Michele Scorrano non fu soltanto un professionista del calcio, ma molto di più.
Per la città di Campobasso, rappresentò un autentico simbolo, un esempio di cui andare fieri e tramandare alle generazioni successive.
La sua determinazione era incanalata in quel maestoso baffo che lo ha contraddistinto, sia durante la sua carriera da calciatore che nella sua vita da adulto.
Egli simboleggiava l'ascesa di una piccola regione nel panorama calcistico nazionale, sfiorando il sogno della Serie A nella stagione 1983/84, quando la squadra si classificò al quinto posto.
Scorrano, insieme ai suoi compagni, riusciva a unire l'intera comunità ogni domenica attorno a un pallone, regalando un'emozione così intensa che, dopo di lui, non è più stata eguagliata.
Indice
Chi era Michele Scorrano?

Michele Scorrano (nato a Ururi il 15 marzo 1952 e scomparso a Campobasso il 22 febbraio 2009) è stato un noto calciatore italiano che ricopriva il ruolo di difensore.
Di statura modesta e con la maglia numero due indossata sulle spalle, questo uomo dalla corporatura snodita e quei baffi folti che erano di moda tra gli anni '70 e gli '80, ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della città.
È stato una figura iconica e il capitano indiscusso del Campobasso durante gli anni d'oro della squadra, quando conquistarono la promozione fino alla Serie B.
Scorrano detiene ancora oggi il record di presenze assolute con la maglia rossoblù.
Caratteristiche tecniche
Michele Scorrano era un calciatore dotato di un piede destro potente, notevole abilità nel gioco aereo e una notevole elevazione.
La sua abilità principale, tuttavia, risiedeva nella marcatura a uomo, dove dimostrava una straordinaria determinazione e precisione.
Carriera

Un solo "Capitano"
Michele Scorrano è stato un noto calciatore molisano negli anni Settanta e Ottanta, riuscendo a conquistare la prestigiosa fascia da capitano durante la sua lunga carriera.
Ha rappresentato con dedizione il Campobasso, indossando con orgoglio la maglia rossoblù in ben 368 occasioni.
Di queste, 63 partite si sono svolte nella serie B, durante le quali ha contribuito con 3 gol.

La sua avventura con il Campobasso lo ha visto competere in vari campionati, partendo dalla Serie D e arrivando fino alla Serie B.
Dopo una carriera di oltre un decennio con il Campobasso termina la sua carriera da calciatore professionista nel Barletta, militando in Serie C1, ma un infortunio lo costringe a chiudere quell'esperienza prematuramente.
Successivamente, si trasferisce a Castel di Sangro, dove trionfa nel campionato di Promozione Abruzzese.

Nel suo secondo anno, dimostra ottime prestazioni nella Serie D, collezionando 24 presenze e un gol.
La sua carriera si conclude nei campionati regionali molisani, indossando le maglie della Turris Santa Croce e dell'Arlem Mirabello.
Durante questa fase, si trova ad affrontare il Campobasso, che era stato costretto a ripartire dalla Prima Categoria a causa del fallimento nel 1990, quando era allenato da Scasserra. Negli ultimi anni della sua vita, si dedica all'allenamento di una scuola calcio da lui fondata.
Purtroppo, nel 2009, Michele Scorrano venne a mancare prematuramente a causa di un infarto, mentre si trovava nella sua casa di Campobasso.
Oggi, la Curva Nord dello stadio Nuovo Romagnoli, dove si radunano gli ultras, porta il suo nome in suo onore: Curva Nord Michele Scorrano.
Anni d'Oro del Campobasso

Solo nel 1975 il Campobasso compie un significativo passo avanti, raggiungendo la Serie C sotto la guida del presidente Nucciarone.
Tre anni più tardi, arriva la tanto agognata promozione in Serie C1.
È in questo periodo che iniziano gli anni d'oro per i rossoblu.
La loro performance nei campionati di Serie C1 è eccezionale, e la squadra riesce a raggiungere la Serie B dopo soli quattro anni.
I Lupi molisani collezionano vittorie su vittorie, superando squadre del calibro di Lecce, Palermo e Atalanta.

(Il grande capitano Scorrano affianco di Giancarlo Antognoni, prima di Campobasso-Fiorentina terminata 1-0 per i rossoblù).
Nel campionato 1983-1984, sfiorano persino la promozione in Serie A, concludendo la stagione al 5° posto, a soli 5 punti dalla tanto ambita promozione.
Figurine Panini: C'è anche il Campobasso!

Il Molise che paga una storia poco conosciuta anche a livello calcistico, toccherà l'apice del suo successo in Serie B grazie proprio al Campobasso che ha come capitano proprio Michele Scorrano, autentico pilastro difensivo.
Per la prima volta per gli amanti del calcio anche i calciatori del Campobasso compariranno nell'album più iconico dell'intero stivale: L'ALBUM PANINI!
Con Scorrano ad affiancarlo c'era Domenico Progna, un vero e proprio pilastro. Alle loro spalle il portiere Walter Ciappi, autentica saracinesca per la porta. Giocatori di grande qualità per la metà campo c'erano Maestripieri, Di Risio e Goretti.
Oscar Tacchi e Ugolotti erano il tandem d'attacco che completavano la formazione, anche se è solo una piccola parte dei grandi campioni di quel Campobasso.
La nascita delle tifoserie campobassane

Questi anni hanno visto anche l'emergere delle tifoserie, con la nascita di gruppi organizzati che affollavano lo stadio ogni domenica.
Non erano solo tifosi comuni, ma Ultras veri e propri.
In effetti, in quegli anni, è sorto il Comando Ultras Campobasso 1981, con il loro striscione ufficiale nel settore distinti e una sede dedicata per riunirsi e pianificare le attività.
Nel corso del tempo, questi Ultras sono cresciuti e si sono suddivisi in diversi gruppi, tra cui gli Smoked Heads, i Fedayn, i Vigilantes e i Ragazzi della Curva Nord.

Quegli anni furono davvero indimenticabili, in cui i tifosi seguiva la squadra ovunque, e chiunque c'era ricorderà sicuramente il treno speciale per la partita di Como con 3000 tifosi rossoblu.
L'Inno del Campobasso e quel Riccardo Cucchi..
Sempre in quegli anni nasceva la celebre canzone "Forza Lupi Rossoblu" degli autori Gino & Gina e che faceva cosi': "‘U Molise è na region, addò la gente jesce pazz p’u pallone..".
Sicuramente in tanti se la staranno canticchiando.
Inoltre, Riccardo Cucchi ha avuto un ruolo significativo negli anni d'oro dei Lupi, essendo stato cronista Rai nella sede regionale prima di diventare un rinomato radiocronista calcistico a livello nazionale.
Il lento declino del Campobasso
Purtroppo, poi, c'è stata una brusca caduta che ha visto la squadra scivolare sempre più verso le divisioni inferiori.

Prima c'è stato lo spareggio con la Lazio nel 1987, una partita persa dai Lupi per 1-0 al San Paolo di Napoli.
Da lì in poi, si è verificata una serie di retrocessioni, con il culmine nel 1990 quando la retrocessione dalla Serie C2 segnò anche il triste fallimento della società.
Video storici del Campobasso
Campobasso - Juventus 1- 0 (Tutti i dettagli li trovi su You Tube)
Campobasso - Juventus 1 - 0 (Tutti i dettagli li trovi su You Tube)
Campobasso - Catanzaro 2 - 1 (Tutti i dettagli li trovi su You Tube)
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