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LA "CASCATA DI SAN LORENZO" A SAN GIULIANO DI PUGLIA

  • Immagine del redattore: Molise On The Road
    Molise On The Road
  • 11 set 2023
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 14 set 2023

Non sempre è necessario viaggiare lontano per scoprire un angolo di natura selvaggia. Un esempio perfetto di ciò è la Cascata di San Lorenzo.


Situata segretamente nell'agro di San Giuliano di Puglia, nella provincia di Campobasso, questa cascata rompe improvvisamente la monotonia di una dolce morfologia collinare.

Qui puoi percepire l'essenza dell'acqua, della terra e del bosco.


Un'inaspettata sensazione di freschezza pervade l'aria.

In questo luogo, tra cielo e terra, tutto sembra sospeso nel tempo, immobile.


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Indice


Storia


Le fonti latine risalgono molto prima dell'anno Mille e menzionano la "Terra Sancti Laurenti ad monasterium cum ecclesia". In realtà, nel cuore della foresta, esisteva una chiesa insieme a numerose fattorie rurali, tutte a breve distanza dal monastero di Sant'Eustachio in Pantasia, che esisteva contemporaneamente al monastero di Sant'Elena in Pantasia. Questa vasta zona era occupata da "grance" e da chiese di notevole importanza nella zona rurale grazie alla loro vicinanza al regio tratturo Celano-Foggia.

L'esistenza del monastero di Sant'Eustachio è attestata sin dal 1049.


Nell'anno in cui il principe longobardo Adelferio, insieme alla madre Adeleita e alla moglie Adeltruda, donò queste terre all'Abbazia di Montecassino, si aprì un capitolo importante della storia.

Tale donazione è stata confermata da numerose bolle papali risalenti al XI secolo.

Tuttavia, oggi di questa gloriosa storia rimangono solo poche pietre nascoste sotto una modesta vegetazione.

Nel 1744, durante il vescovado di Giovanni Andrea Tria, era ancora possibile toccare con mano i resti delle tre navate e percepire l'imponenza del complesso monastico.

Questo luogo era arricchito da diversi elementi architettonici e svolgeva un ruolo strategico rilevante nell'ambito rurale.


Si racconta che le pietre squadrate di questo complesso furono utilizzate nella ricostruzione del convento e della Chiesa di Santa Maria del Carmine di Colletorto. Uno dei personaggi più illustri legati a questa terra fu il cardinale Benedetto Odescalchi, che a partire dal 1611 ebbe benefici legati a questa area e in seguito divenne papa con il nome di Innocenzo XI.

Tra le curiosità riguardanti le antiche prepositure cassinesi presso il fiume Fortore, si sa che nel 1265 Adenulfo di Stipite, dominus di Bonefro e proprietario di un'ampia zona territoriale, donò il Casale di Santa Croce al monastero di Sant’Eustachio, conferendo alcuni privilegi ai feudatari di Civitella. Nei Registri della Cancelleria Angioina ricostruiti da Gaetano Filangieri, si trova la documentazione di un provvedimento che proteggeva la proprietà per evitare rivendicazioni violente.

In queste terre, la presenza influente di Bartolomeo Rota ha dato origine a un potente marchesato nella Terra di Capitanata.


Nel 1735, il marchese di Colletorto e San Giuliano, come annotato da Michele Colabella nei suoi scritti, fu costretto a spostare un falso confine dal giardino di Sant’Eustachio e a riposizionare correttamente all'esterno delle mura il termine originale, che riportava la scritta "Colletorto" e la data 1709.

Attualmente, la saggezza popolare ricorda questo luogo antico con il detto: "Sande Laurenze ca calure, Sand’Andone ca ielature, tutte edduie poche durene."

Il Comune di San Giuliano di Puglia ha effettuato interventi post-sisma per creare una piccola area di sosta per i viandanti e ha migliorato la strada di accesso in terra battuta.


Nel 2009, l'Associazione Culturale Donato del Galdo, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale e l'Oasi di Casacalenda, ha organizzato un ecotrekking con percorsi di varia difficoltà, promuovendo così la cultura del paesaggio.

Questo connubio ha dato vita a una lodevole iniziativa.


Negli anni Novanta, crearono un progetto didattico in collaborazione con Carlo Meo, responsabile della Lipu.

In questo progetto, molti ragazzi hanno costruito piccole casette di legno per il picchio che abita l'Oasi di Casacalenda.


Questo luogo è un mondo lontano popolato da monaci, pastori, contadini e chiese rurali.

I racconti dell’immaginario collettivo portano all’antica Pantasia da cui sarebbero nati nell’area svariati insediamenti.


Un piccolo polmone verde, dunque, che pulsa col suo linguaggio ancestrale in un piccolo mondo antico.

Capace di far sentire il respiro una voce piacevolissima.

Incastonata nel paesaggio, nella storia sangiulianese e in una cultura tutta da scoprire.


Natura circostante


In questo incantevole angolo della natura, un modesto ruscello si unisce a una cascata che lo guida verso la creazione di un sereno laghetto.

Ma l'armonia di questo luogo non finisce qui.


L'acqua riprende il suo eterno cammino, continuando a fluire costantemente, destinata a unirsi al maestoso fiume Fortore.

È un'atmosfera di serenità e quiete, una sensazione di pace che solo il Molise può regalare.


Come raggiungerla


Per raggiungere le Cascate di San Lorenzo, puoi seguire un affascinante percorso naturalistico attraverso i boschi dell'entroterra di San Giuliano di Puglia e domandando in loco per ottenere indicazioni precise riguardo l'inizio del sentiero.


Questa avventura non solo ti permette di immergerti completamente nella bellezza della natura molisana, ma è anche adatta a tutta la famiglia poiché non richiede particolari abilità o allenamento fisico.


Consigli di viaggio


Come quasi tutte le mete naturalistiche, anche se non presenta particolari difficoltà è sempre consigliato utilizzare dei vestiti e scarpe comode.


Cosa vedere oltre le cascate


  • La scuola Jovine distrutta dal terremoto, oggi trova spazio il suggestivo "Parco della Memoria" è dedicato alle vittime e alla memoria del terremoto del 2002.

  • Intorno alla Chiesa Madre si trovano edifici storici, tra cui i torrioni del Palazzo marchesale, il Municipio e vecchi fabbricati affacciati su vie e piazzette.

  • Da non perdere sono la chiesa di San Giuliano.

  • La cappella di Sant'Elena costruita sopra i resti dell'antica Badia di Sant'Elena.


Come arrivare in paese


In Auto
  • Da Nord: Prendere l'autostrada Adriatica A14 direzione Pescara, uscire a Termoli, seguire la direzione Campobasso/Larino, proseguire lungo la SS 87 (strada statale Bifernina), prendere la SS 167, SP 148, continuare sulla SP 40 seguendo indicazioni per San Giuliano di Puglia.

  • Da Sud: Autostrada Adriatica A14, seguire la direzione Pescara, uscire al casello San Severo, proseguire sulla SS 272 in direzione di San Severo, attraversare San Severo e continuare sulla SP 142, prendere la SP 166 e attraversare Santa Croce di Magliano, continuare sulla SP 40 in direzione San Giuliano di Puglia.

  • Da Campobasso: Prendere la SS 87 (strada statale Bifernina), attraversare Taverna del Tratturo e continuare sulla SS 212, prendere la SP 166 e attraversare Bonefro, continuare sulla SP 40 in direzione San Giuliano di Puglia.

  • Da Termoli: SS 16, continuare per la SS 87 (strada statale Bifernina), SP 167 fino al bivio di Rotello, SP 148 fino al bivio di Colletorto, SP 40 per San Giuliano di Puglia.

In Treno

La stazione ferroviaria più vicina è quella di Bonefro-S.Croce (situata nel comune di Bonefro; distante solo 7,5 km circa). Si raggiunge dalla stazione ferroviaria di Campobasso (distante 46 km circa da San Giuliano di Puglia):

  • Linea Termoli - Campobasso

  • Linea Roma - Campobasso

  • Linea Napoli - Benevento - Campobasso

Per consultare gli orari dei treni visitare il sito web delle Ferrovie dello Stato www.ferroviedellostato.it/.


In Aereo
  • Aeroporto Foggia (84 km circa)

  • Aeroporto di Pescara (137 km circa)

  • Aeroporto di Napoli (160 km circa)

  • Aeroporto di Roma Ciampino (262 km circa)

  • Aeroporto di Roma Fiumicino (290 km circa)

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