top of page

I FANTASMI CORTESI DI MACCHIA D'ISERNIA

  • Immagine del redattore: Molise On The Road
    Molise On The Road
  • 11 gen 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 24 gen 2024

"Un mistero che vede come protagonista un Conte, la sua spada, i suoi soldati in carrozze antiche"


Se sei un amante di miti e leggende, di castelli e di fantasmi, non puoi perderti quella dei "Fantasmi Cortesi del Castello di Macchia d'Isernia". Una leggenda non molto diffusa, ma assolutamente da leggere e soprattutto da scoprire.

Seguimi su "FACEBOOK" ed "INSTAGRAM" per rimanere sempre aggiornato!


ree

Indice


La storia del Castello


Il Castello di Macchia d'Isernia, è un suggestivo edificio medievale che si erge imponente in pietra chiara con dettagli rinascimentali su uno sperone verde a Macchia d'Isernia, nel Molise.


Costruito inizialmente come fortezza durante l'epoca normanna con l'obiettivo di difendere il territorio circostante, questa imponente struttura si trova nel cuore del vecchio borgo medievale e si affaccia sulla piazza principale del piccolo centro, conferendo un'atmosfera storica e affascinante al suo contesto.


Fu edificato nel 1100 circa da Clementina, figlia di Ruggero II Normanno, re di Sicilia, quando il feudo fece parte della contea di Ugone del Molise.


Il presidio passò nelle mani degli Angiò, degli Afflitto e dei baroni Rotondi. Nel 1480 fu restaurato in stile rinascimentale come residenza patrizia, acquistato da Giovanni Donato della Marra, che fu conte di Macchia.


Nel 1748 il castello fui venduto a Maria Grazia Rotondi, poi ceduto a Nicola d'Alena.

Celeste d'Alena fu baronessa di Macchia, sposatasi con i Frisari, conti di Bisceglie e patrizi di Castel San Vincenzo.


Fu teatro di tante gesta cavalleresche nel medioevo.


Restaurato nel 1500 e poi nel Settecento fu teatro degli eventi bellici tra francesi e Sandefisti nel 1799, nonché di quelli tra “brigantifiloborbonici e garibaldini nel settembre 1860.


Il maniero ospitò viaggiatori e scrittori di tutto il mondo e fu anche quartier generale dello Stato Maggiore tedesco nel 1943-1944 e poi dell’Alto Comando italiano di liberazione e quindi di ufficiali superiori americani dal 1944.


Le sue caratteristiche


Il prospetto dell'edificio domina la piazza di fronte al borgo, arricchito da una suggestiva loggia rinascimentale caratterizzata da archi a tutto sesto.


La prima sezione di questa loggia risale all'era aragonese e presenta una copertura sostenuta da cinque piccoli archi. Il resto del castello si articola su tre livelli, di cui il più elevato costituisce la mansarda.


Nel cortile interno spicca una magnifica scalinata rinascimentale affiancata da un colonnato, che conduce ai piani nobili.


Al piano terra si trovano le cantine, le scuderie e le stanze destinate ai servitori.

Il piano superiore era adibito a residenza dei nobili, con diverse stanze, tra cui la cappella privata contenente varie reliquie.


La Leggenda


ree

Nel sontuoso palazzo si celano degli spettri garbati, tra cui il Conte del Molise De Molisis, che vaga con la sua spada, seguito da un drappello di soldati in corazze antiche.


Tra le ombre si aggirano anche gli spiriti di cameriere del castello, vittime di morti accidentali ma in modo piuttosto violente.


Tra di essi, si racconta di amanti appassionati e di personaggi storici come il giurista Rodio e il giovane tenente Basile della Real Gendarmeria di Isernia.


Quest'ultimo fu uno dei protagonisti della rivolta filoborbonica di Isernia nel settembre 1860.


Dopo varie avventure, Basile fu catturato e imprigionato nel lager di Fenestrelle, dove, in modo misterioso, la sua vita si spense nel luglio 1862.

Commenti


bottom of page