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GLI INVESTIGATORI DEL PARANORMALE NEL CASTELLO DI PESCOLANCIANO

  • Immagine del redattore: Molise On The Road
    Molise On The Road
  • 11 gen 2024
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 26 apr 2024

Il GIAP (Gruppo Investigativo Attività Paranormali) a caccia di immagini sospette e rumori agghiaccianti!


Tra le storie avvolte nei misteri e nelle leggende del Molise, spicca il racconto del Castello di Pescolanciano e della Famiglia d'Alessandro, una narrazione che consiglierei a un pubblico adulto, dotato di sangue freddo, e soprattutto non adatto ai cuori deboli.


La leggenda, carica di atmosfera e tinte oscure, richiede una lettura attenta e cauta, specialmente per coloro che si considerano meno scettici.


Il motivo? Anche il "Giap" di Roma (acronimo di Gruppo Investigativo Attività Paranormali) si mise a caccia di strani eventi.


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Indice


Il Castello



L'originaria struttura del Castello di Pescolanciano era composta da diversi corpi fortificati, tra cui la torre antica e la cinta muraria.


L'aspetto estetico del castello ha subito modifiche a seguito di lavori di restauro che hanno comportato la fusione dei vari blocchi e la demolizione del complesso delle mura.


Dopo il terremoto del 1805, il castello ha subito gravi danni e è rimasto in uno stato di abbandono per circa tre decenni, fino a quando il Duca Giovanni Maria d’Alessandro ha deciso di avviare i lavori di ristrutturazione.


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La facciata di ingresso è stata ricostruita in stile gentilizio e un piano è stato aggiunto durante questo processo di restauro.


Abbandonato negli anni '70, nel 2000 la maggior parte della proprietà del Castello di Pescolanciano è stata acquisita dalla pubblica amministrazione, sebbene alcune aree siano ancora di proprietà della famiglia d’Alessandro.


Attualmente, il castello è aperto al pubblico e durante la visita, la guida conduce i visitatori nel cortile interno, dove è possibile ammirare un suggestivo porticato a colonne.


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Successivamente, la visita prosegue nelle Sale del piano terra, dove è allestita la Mostra delle Ceramiche, per poi salire al primo piano e esplorare gli appartamenti ducali e la maestosa Sala del Trono.


La Leggenda


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La leggenda a differenza di altre non riporta degli eventi storici significativi, come morti o tanto altro avvenuti nel castello, ma provengono dai racconti e testimonianze dei vari visitatori che narrano di apparizioni di fantasmi del Duca Giovanni Maria d’Alessandro, vestito in abiti seicenteschi che tenta di strangolare nottetempo gli ospiti in una specifica stanza da letto, oltre che quella del fantasma di una bambina vestita di bianco.


Il racconti dei testimoni


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Era una tranquilla giornata del 28 luglio 2018 e nel castello dei d'Alessandro, la notte stava scendendo. Poche erano le persone rimaste dopo una giornata di arrivi di visitatori e inaugurazioni di mostre.

Improvvisamente, nel cortile deserto, si iniziano a sentire distintamente dei passi pesanti, come confermato dai testimoni.

Tuttavia, nonostante le testimonianze, nel cortile non c'era anima viva. Ma i passi uditi rappresentavano solo l'ultimo di una serie di tanti strani eventi.


In risposta a questi eventi anomali, l'associazione Intramontes, responsabile delle visite guidate al castello, decide, in collaborazione con la famiglia d'Alessandro, di coinvolgere degli esperti del settore del paranormale anche in seguito a delle testimonianze di Stefano, erede della famiglia d'Alessandro, il quale fu protagonista di un'esperienza simile nel 2010:

"Sono solitamente scettico, ma quella notte dopo un evento al borgo, sentii passi intorno al letto.


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Inizialmente pensai fosse mio fratello, ma al risveglio mia moglie confermò di aver sentito gli stessi passi. Realizzammo che mio fratello non si era mosso, e quei passi erano apparsi e scomparsi nel nulla. Da allora sono diventato meno scettico e più aperto alle possibilità".


Questi fenomeni hanno portato alla decisione di contattare il rinomato team di "ghost hunters" italiano, il Giap di Roma (Gruppo Investigativo Attività Paranormali).


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Il Giap è giunse da Roma il 22 settembre dello stesso anno, preparato con tutto l'equipaggiamento necessario per la caccia ai fantasmi nel castello. La loro metodologia rigorosa esclude qualsiasi contaminazione umana, cercando di trovare spiegazioni plausibili per ogni anomalia.


L'intera investigazione si è svolta in quattro ambienti chiave: la Sala dei Dipinti, la sala da pranzo, il vano delle scale che conduce al belvedere e la stanza da letto.


La prima serata ha visto il posizionamento di registratori audio, registratori ambientali, sensori di movimento, fototrappole, fotocamere full spectrum, geofoni e camere a infrarossi in diverse zone del castello.


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Già all'inizio sono state notate sorprese, come una candela che si spostava e un sensore di movimento bagnato e freddo appena pochi minuti dopo essere stato posizionato.


In diverse occasioni, il sensore ha segnalato movimenti sospetti nel locale, nonostante questo fosse completamente deserto.


L'indagine vera e propria ha preso il via alle 22:30, con il distacco della corrente per evitare interferenze con gli strumenti sensibili ai campi elettromagnetici.


Oltre alle suggestioni più comuni, alcune singolari anomalie audio catturate dai microfoni altamente sensibili risultano notevolmente inquietanti: "voci ultraterrene emergono nel buio e nel silenzio della notte, sussurrando eloquentemente un messaggio enigmatico - "Siamo vivi!"

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Durante l'indagine, due membri di Intramontes e Alessandro d'Alessandro hanno guidato i ricercatori attraverso il sinistro silenzio dei bui locali del castello arricchendola di altri elementi intriganti:


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"colpi e passi uditi in stanze deserte, una figura fredda intravista nel salone del trono attraverso la termocamera e abbassamenti di tensione documentati nelle torce ad ultravioletti".

Quattro ore di lavoro di indagini sono serviti per analizzare il vasto materiale raccolto, tra filmati, foto e registrazioni audio.


Eugenio, dell'associazione Intramontes, commenta l'esperienza come insolita e entusiasmante. Nonostante avesse già notato cose strane durante le visite guidate nel castello nei mesi precedenti, accompagnare il Giap in questa indagine ha offerto a tutti l'opportunità di condividere e documentare tali fenomeni misteriosi, permettendo loro di toccare con mano il fascino e il mistero che circondano il castello fin dagli anni '60: "Accensione improvvisa di telefoni dell'epoca, luci senza corrente, sensazioni di strangolamento tra gli ospiti notturni, figure bianche nel cortile interno e ombre scure nei corridoi del secondo piano". Una leggenda che se vi ha incuriosito racchiude un ultimo anello mancante da essere riempito con la vostra presenza:


"annotatevi l’indirizzo e appena avrete la possibilità, partite per il castello di Pescolanciano, tra i più misteriosi del Molise".


Video You Tube Gruppo Investigativo Attività Paranormali


Il suggerimento è di visionare il video con mente aperta, senza pregiudizi e con autentica curiosità, formandosi così una propria opinione.


Questo potrebbe servire anche per valutare i metodi investigativi del gruppo, i quali chiaramente dimostrano competenza tecnica e un approccio scientifico.


Indubbiamente, i fantasmi di Pescolanciano costituiscono un racconto affascinante per i molisani e non solo, aggiungendo un tocco di mistero che, anche per i più scettici, può essere piacevole nella vita di tutti i giorni.


GIAP Roma - Indagine al castello D'Alessandro di Pescolanciano (ANNO 2019)



GIAP Roma - Seconda indagine al Castello D'Alessandro (ANNO 2020)



GIAP Roma - La sfida con il Castello di Pescolanciano continua (ANNO 2022)



GIAP ROMA - Promo Castello D’Alessandro (ANNO 2019)



Conferenza Pescolanciano (ANNO 2022)



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