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TUTTO SU CAMPOBASSO

  • Immagine del redattore: Molise On The Road
    Molise On The Road
  • 12 lug 2023
  • Tempo di lettura: 10 min

Aggiornamento: 20 gen 2024

"Il capoluogo della regione Molise"

Una città di arte, di sport, di personaggi e di tanto altro ancora che lo hanno resa non solo capoluogo di regione, ma meta imprescindibile da includere nella lista dei paesi da visitare in Molise.


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IL CARTELLO STRADALE DI CAMPOBASSO CON UNA COPPIA DI FIDANZATI
CARTELLO STRADALE DI CAMPOBASSO

Indice


Descrizione


Una città che a dispetto del suo nome, sorge a settecento metri di altezza (non proprio a bassa quota direi) ed è ricca di ogni tipo di servizio ed istituzione, tra cui l’università del Molise che raccoglie un gran numero di giovani tutti gli anni e dove sono collocate tutte le migliori testate giornalistiche della regione, oltre che ad essere ricca di eventi durante tutto l'anno.


Appena arrivate in città vi accorgerete subito di essere arrivati nel capoluogo di regione soprattutto negli orari di punta vi è abbastanza traffico tra le vie cittadine di molti pendolari provenienti anche da fuori regione (un fenomeno quasi nullo nella maggior parte dei paesi molisani).


Ricca di parchi e aree naturali, di tantissimi ristorantini tipici, musei, teatri, un' infiniti di negozi ed oltre ad essere capoluogo di regione è anche la città che possiede un glorioso passato nel mondo del calcio, essendo l'unica città del Molise ad aver partecipato a 5 campionati in Serie B.

Tra le feste tradizionali da ricordare, quella della "Festa dei Misteri", che si tiene in giugno in occasione della festa del Corpus Domini.

In questa festa, tredici speciali macchine, chiamate "ingegni", sfilano per le strade della città in cui gruppi di giovani trasportano dei bambini sospesi in aria che rappresentano episodi del Vecchio e Nuovo Testamento.

Migliaia di persone sopraggiungono da tutta la regione e un'infinita di turisti si raduno quel giorno in occasione di questa festa, la più sentita dal popolo campobassano.

Un capoluogo molto tranquillo dal basso tasso di criminalità. Nata da un pittoresco nucleo di origine medievale dal quale si snoda la parte ottocentesca più moderna e quella invece più elegante.


Altre Caratteristiche

  • Centro Storico: La città antica, che ha mantenuto intatte le caratteristiche peculiari del periodo medievale, si aggrappa alle pendici della collina, con il castello che domina maestoso a protezione. Le strade sono ripide e talvolta trasformate in scalinate, mentre le abitazioni mostrano la loro antichità e molte di esse esibiscono un'imponenza che rivela l'appartenenza ai signori feudali.

  • Zona Nuova: La città moderna, principalmente situata in un'area pianeggiante, risale all'epoca murattiana e si distingue per la presenza di edifici contemporanei, ampie strade spesso adornate da alberi, piazze e giardini. Si estende per tutto il resto del territorio tra cui zona Vazzieri, quartiere San Giovanni e Campobasso Nord.


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Cosa Visitare


Sono tanti i monumenti che contraddistinguono il capoluogo molisano.

Dalle tantissime chiese ai suoi palazzi storici e tanto altro. Scopriamoli insieme!


Strutture Religiose:
  • Cattedrale della Santissima Trinità

  • Chiesa di Sant'Antonio Abate

  • Chiesa di Sant'Antonio di Padova

  • Chiesa di San Bartolomeo

  • Chiesa del Sacro Cuore di Gesù

  • Chiesa di San Giorgio

  • Chiesa di San Giuseppe Artigiano

  • Chiesa di San Leonardo

  • Chiesa di Santa Maria della Croce

  • Chiesa di Santa Maria de Foras

  • Chiesa di Santa Maria della Libera

  • Chiesa di Santa Maria di Loreto

  • Chiesa di Santa Maria Maggiore

  • Chiesa di Maria Mater Ecclesiae

  • Chiesa di San Paolo

  • Chiesa e convento di San Giovanni del Gelsi

  • Ex chiesa di San Mercurio


Strutture Militari:

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  • Castello Monforte

  • Mura medievali di fortificazione

  • Torre Terzano

  • Torre San Mercurio (o Torre di vico Carnaio)

  • Porta Santa Cristina (Porta Mancina')

  • Torre dei Petitti e Torre dei Presutti

  • Porta Sant'Antonio (Porta della chiaia) e Torre Pettini

  • Porta San Paolo (Porta di Rosa) e Torre dei Ferrante

  • Porta San Nicola (Porta Nuova)

  • Torre dell'abate Ginetti


Strutture Civili:

  • Palazzo San Giorgio

  • Palazzo Magno

  • Convitto nazionale Mario Pagano

  • Palazzo delle Poste e dei Telegrafi

  • I sotteranei di Campobasso

  • Palazzo della Banca d'Italia

  • Palazzo Mazzarotta

  • Palazzo Cannavina

  • Palazzo dell'ex Gil

  • Casa della Scuola

  • Palazzo di Giustizia

  • Palazzo del Governo

  • Palazzo Iapoce


Musei e Gallerie:
  • Museo sannitico

  • Museo dei misteri

  • Museo internazionale del presepio in miniatura Guido Colitti

  • Museo Palazzo Pistilli

  • Museo della scuola e dell'educazione popolare

  • ARATRO Centro di arte contemporanea

  • Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea


Teatri:
  • Teatro Savoia


Biblioteche:
  • Biblioteca Provinciale Pasquale Albino (temporaneamente chiusa)

  • Biblioteca dell'Archivio di Stato di Campobasso

  • BiblioMediaTeca comunale

  • Biblioteca comunale Giovanni Antonio Colozza

  • Biblioteca comunale Sacro Cuore di Gesù

  • Biblioteca comunale Campobasso Nord

  • Biblioteca del Conservatorio statale di musica Lorenzo Perosi

  • Università degli Studi del Molise

  • Biblioteca centrale d'Ateneo

  • Centro di documentazione europea

  • Centro di cultura del Molise


Aree Naturali:
  • Villa De Capoa

  • Bosco Faiete

  • Giardino del convitto nazionale Mario Pagano

  • Piazza Bernardino Musenga (Villa dei Cannoni)

  • Parco Alessandro Manzoni

  • Parco Eduardo De Filippo

  • Parco Giuseppe Ungaretti

  • Parco della Memoria

  • Parco della Musica Giuseppe Manente

  • Parco della Via Matris

  • Parco del torrente Scarafone

  • Pineta di San Giovanello

Eventi e Tradizioni


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  • Sant’Antonio Abate (17 Gennaio)

  • Processione del Venerdì Santo 

  • L’Infiorata (31 Maggio) 

  • Festival Nazionale del Teatro Popolare (In Estate)

  • La sfilata dei misteri (La Domenica del Corpus Domini)

  • La manifestazione dei Crociati e Trinitari (Di solito viene effettuata in concomitanza dei grandi festeggiamenti estivi del Corpus Domini a giugno)


Mercato Settimanale e Fiere: 
  • Tra le fiere presenti a Campobasso è molto rinomata quella che si svolge il 3° sabato del mese (In caso di festività si anticipano)



Dove Mangiare


Ristoranti

Pizzerie


Dove Dormire (Hotel/Alberghi)



Curiosità


  • NOME ABITANTI: Campobassani

  • NUMERO DI ABITANTI: Circa 47.208

  • SANTO PATRONO: San Giorgio (23 Aprile)

  • PAESI CONFINANTI: Busso, Campodipietra, Castropignano, Ferrazzano, Matrice, Mirabello Sannitico, Oratino, Ripalimosani, San Giovanni in Galdo, Vinchiaturo

  • FRAZIONI/LOCALITA’: Calvario, Camposarcone, Casello Ferroviario, Casino Barone, Cerreto, Colle Arso, Colle delle Api, Colle dell'Orso, Colle Longo, Colle Serano, Coste di Oratino, Feudo Primo, Feudo Secondo, Fossato Cupo, Lupara, Mascione, Ospedale, Pesco Farese, Polese, San Giovanni dei Gelsi, San Giovanni in Golfo Primo, San Giovanni in Golfo Secondo, San Nicola delle Fratte, Santa Maria De Foras, San Vito Inferiore, San Vito Superiore, Tappino, Vazzieri

  • CLIMA PRIMAVERA/AUTUNNO: Il periodo primaverile/autunnale è fresco e piovoso, con una media di 81 mm nel mese di novembre. La città presenta discreti accumuli pluviometrici

  • CLIMA IN ESTATE: L'estate è mediamente piuttosto fresca e, essendo una città di media altura, l'umidità spesso è relativamente bassa; non mancano però occasionali fasi di calura

  • CLIMA IN INVERNO: D'inverno, durante le irruzioni gelide dai Balcani, si verificano nevicate indotto dall'Appennino meridionale sannita che talvolta favoriscono significativi accumuli nevosi

  • ECONOMIA DEL PAESE: La città è dotata di una vasta gamma di strutture burocratico-amministrative simili a quelle presenti nei capoluoghi di regione. Inoltre, offre una serie di importanti servizi, come case di accoglienza e di riposo per anziani, un orfanotrofio, asili nido e vari sportelli bancari - Istruzione: Le scuole presenti nella città consentono agli studenti di frequentare non solo le classi dell'obbligo, ma anche molti istituti di istruzione secondaria di secondo grado, il seminario, il conservatorio di musica, l'Istituto Superiore di Educazione Fisica (ISEF) e un'università con cinque facoltà Non vanno dimenticate le scuole allievi dei carabinieri e della polizia di Stato, che arricchiscono l'offerta formativa. - Cultura: E' supportata da biblioteche, un museo permanente del presepe in miniatura e un museo di antichità sannitiche e romane. Inoltre, la città dispone di un centro studi e di una scuola di arte drammatica. La presenza di emittenti radio-televisive, testate giornalistiche, cinema-teatri, circoli culturali e gallerie d'arte contribuisce ad arricchire il panorama culturale. - Impianti sportivi: Sono inclusi quelli polifunzionali, e una ludoteca offrono opportunità per l'attività fisica e il tempo libero. I servizi sanitari includono un ospedale, una clinica privata, alcune farmacie, un consultorio familiare e un servizio di ambulanza gestito dalla Croce Rossa. La città dispone anche di strutture per la riabilitazione psichiatrica e motoria. - Economia: L'agricoltura ha progressivamente lasciato spazio alle industrie, tra cui settori alimentari, delle costruzioni, lavorazione dell'acciaio e del legno e ricerca geofisica. La città offre una varietà di strutture ricettive, tra cui un camping internazionale. Queste strutture contribuiscono a creare una comunità vivace e aperta al progresso, pur mantenendo salde le proprie tradizioni.

  • GEOGRAFIA DEL TERRITORIO: Campobasso è una città formata da una parte antica di origine medievale, ricca di valori storici e artistici, posta sul pendio di un colle dominato dal castello Monforte, e da una parte più moderna ed elegante originaria del XIX secolo, situata nella pianura ai piedi del centro antico. Intorno al castello che domina la città si sviluppa a ventaglio il centro storico, costituito da vicoli e scalinate lunghe e tortuose, ai lati delle quali sorgono case ed edifici in pietra, spesso aventi caratteristici cortiletti interni. Numerosi sono i portali ricchi di decorazioni, stemmi di famiglie nobili e figure allegoriche. La città ottocentesca, denominata centro murattiano, si estende in piano e presenta le caratteristiche tipiche dello sviluppo urbanistico di tale periodo storico. Progettato secondo l'ideale della città giardino, presenta molti spazi verdi e fontanelle.

  • ALTITUDINE: 701 m.s.l.m

  • SUPERFICIE: 56, 11 km²


Piatti Tipici


  • I Crejuoli (maccheroni alla chitarra)

  • Taccozze

  • Cavatelli al sugo di maiale

  • Le sagnetelle

  • I Cappellacci

  • I Cavatelli

  • Pizza e minestra

  • La Brosciola

  • La Caponata (biscotti)

  • Frittelle di Natale

  • I Mostaccioli

  • Torrone di Santo Stefano (preparato nella frazione di Campobasso chiamata Santo Stefano)


Personaggi Campobassani



Come Arrivare


In Auto

La città si trova a circa 12 km dalla strada statale 647 che collega la valle del Biferno all'Adriatico, mentre la strada statale 645 che la collega alla Puglia attraversa la città.

Nonostante non siano molto vicine, le grandi strade sono comunque facilmente accessibili. In genere, la qualità dei collegamenti è soddisfacente nella zona.

Tuttavia, occasionalmente, durante le precipitazioni invernali, potrebbero verificarsi ostacoli alla circolazione a causa della neve fitta.


  • Autostrada: Per accedere all'Autostrada del Sole A1, ci sono due caselli disponibili: uno si trova a nord, a San Vittore, a circa 89 km di distanza dalla città, mentre l'altro si trova a sud, a Caianello, a circa 95 km di distanza.


In Treno

La stazione ferroviaria di Campobasso è situata in Piazza Vincenzo Cuoco.

I collegamenti sono diretti con Roma e Napoli.


  • Linea Termoli - Campobasso

  • Linea Roma - Campobasso

  • Linea Napoli - Benevento - Campobasso


In Aereo
  • Aeroporto Foggia (94 km circa)

  • Aeroporto di Napoli (113 km circa)

  • Aeroporto di Pescara (156 km circa)

  • Aeroporto di Roma Ciampino (216 km circa)

  • Aeroporto di Roma Fiumicino (245 km circa)


Video YouTube



La storia di Campobasso


Campobasso emerse come un avamposto militare strategico per il controllo del territorio circostante, caratterizzato inizialmente da un'economia prevalentemente agricola.


Il nucleo abitativo era composto da semplici edifici in legno, dando origine a una struttura urbana elementare.

Nei secoli XII e XIII, vennero erette le chiese di San Giorgio, San Bartolomeo e San Mercurio, attorno alle quali si svilupparono i primi borghi.


Si cominciò a delineare uno schema planimetrico a forma di ventaglio, che si estendeva dalla cima del Monte Sant'Antonio (o Montebello) fino alla zona pianeggiante.

La stabilità politica favorì una ripresa delle attività commerciali lungo i tratturi che attraversavano la regione.


Nel XIV secolo, la chiesa di San Leonardo fu fondata e diventò il fulcro della vita economica e sociale, influenzando lo sviluppo urbano circostante.


Il devastante terremoto di Santa Barbara del 1456 causò la quasi completa distruzione della città, aprendo la strada a un nuovo ciclo di ricostruzione e sviluppo.


Il conte Nicola II di Monforte, noto come Cola, decise di potenziare ulteriormente le difese della città, commissionando la costruzione di una doppia cinta muraria e il restauro del Castello Monforte, che sovrasta il centro storico.


In questo periodo furono anche erette le mura che scendevano lungo i versanti del monte, abbracciando i quartieri periferici di San Mercurio e San Paolo, seguendo il percorso delle attuali Via Ziccardi e Via San Antonio Abate.

Nel XVI secolo, nelle vicinanze della porta principale, oggi Piazza Pepe, sorse un vivace centro economico con mercato, dogana e fondaci del sale e della farina.


La chiesa della Santissima Trinità, oggi Cattedrale, fu costruita dalla confraternita dei Trinitari, mentre la confraternita dei Crociati aveva la sua sede nella più antica chiesa di Santa Maria della Croce. Nel punto più basso del borgo fu eretta la chiesa di Sant'Antonio Abate, che conserva ancora numerose opere d'arte.

Nella piazza di San Leonardo fu costruito il Palazzo Ducale, oggi noto come Palazzo Cannavina, mentre il Castello Monforte perse la sua funzione di fortezza e fu convertito in prigione.

Nel XVII secolo, si assistette a un notevole sviluppo nella zona compresa tra Via Ziccardi e Via Sant'Antonio Abate, dove furono eretti palazzi seguendo modelli rinascimentali.


Nella parte alta del borgo, si costruì sacrificando gli orti, occupando tutti gli spazi precedentemente vuoti.

All'inizio del XVIII secolo, le autorità comunali, su richiesta della popolazione, concessero ai cittadini l'uso delle mura della cinta fortificata. Molte abitazioni incorporarono le mura e le torri preesistenti.

Nel 1805, a causa del terremoto di Sant'Anna, la città subì gravi danni. Nel 1806, Campobasso divenne capoluogo della provincia di Molise e necessitò di nuovi edifici pubblici.


Per questo motivo, nel 1814, il Re di Napoli Gioacchino Murat autorizzò la costruzione di nuovi edifici al di fuori dell'antico borgo, seguendo il progetto dell'architetto Bernardino Musenga.

Lo sviluppo concepito da Musenga cercava di stabilire una continuità tra il vecchio centro storico e il nuovo borgo, adottando un'architettura caratterizzata da edifici modesti, non troppo alti, e strade ampie con numerose aree verdi.

Il borgo murattiano si estende da Piazza Pepe, dove si trovano il Teatro Savoia e il Palazzo del Governo, fino alla settecentesca Villa De Capoa, attraversando il Corso Vittorio Emanuele II e Piazza Vittorio Emanuele II, dove sorge Palazzo San Giorgio, sede del Municipio.

Origini del nome


Il toponimo Campobasso ha un etimo non chiaro, però gli studiosi ritengono che debba essere avvicinato a Campus Bassi ‘campo di Basso’, da un nome personale latino Bassus o Bassius.


Non è plausibile l'ipotesi che derivi da campus vassorum, cioè campo dei vassalli: nel X e XI secolo i vassalli erano coloro che abitavano, essendone soggetti, gli spazi circostanti i castelli del feudatario

.

Un'ipotesi storica è quella del Galanti, che asseriva che in origine l'abitato fosse diviso in due borghi, uno chiamato Campus de Prata e l'altro Campus Bassus di cui primo insediamento, posto a una quota più alta, sarebbe andato distrutto e gli abitanti si sarebbero trasferiti nell'altro che avrebbe così dato il nome alla futura cittadina. Simile è la proposta del Gasdia che riteneva che il nome Campobasso fosse in rapporto con la sua posizione topografica; egli afferma:


«Chi primo s'affacciò alla conquista di questa regione, dopo l'affaticato salire e discendere e risalire del cammino montuoso, respirò discendendo verso questo minuscolo altipiano prativo.


O fossero Bulgari guidati da Alzecone, o Longobardi spoletini o beneventani, o conquistatori della normanna nobiltà, o pacifici monaci di San Benedetto da Norcia che, armati della Regula, del salterio e dei sacri arnesi agricoli risalissero da Santa Sofia di Benevento a ridar vita a questa regione…dissero: ecco il Campo Basso, ecco la località bassa dove pianteremo il bivacco, la dimora, la badia.»


Descrizione dello stemma


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Lo stemma e il gonfalone di Campobasso sono stati ufficialmente riconosciuti con un decreto del capo del governo datato 25 maggio 1942.

Lo stemma presenta un ovale con sfondo rosso, all'interno del quale sono raffigurate sei torri merlate, disposte in due file da tre, e sormontate da una corona marchesale, simbolo della sua origine feudale.


Le sei torri rappresentano le principali postazioni di guardia che presidiavano gli ingressi dell'antico borgo medievale: porta Sant'Antonio Abate, porta San Nicola, porta Santa Maria della Croce, porta San Leonardo, porta Mancina e porta San Paolo. Il gonfalone, che ospita lo stemma, è diviso in due colori: rosso e azzurro.


Questa scelta cromatica simbolizza le due antiche confraternite che nel Cinquecento detenevano il potere politico e la guida spirituale della città: il rosso rappresenta i Crociati, mentre l'azzurro i Trinitari.

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