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BENITO JACOVITTI

  • Immagine del redattore: Molise On The Road
    Molise On The Road
  • 17 lug 2023
  • Tempo di lettura: 4 min

Tra i personaggi più noti di Termoli, nel Molise, spicca anche Jacovitti, uno dei più importanti autori di fumetti italiani del Novecento.


La sua vasta produzione si caratterizza per uno stile personale e particolareggiato, arricchito da dettagli surreali come salami volanti e creature stravaganti chiamate vermoni.


Questi elementi rappresentano alcuni dei tratti distintivi di Jacovitti, che ha saputo conquistare un posto di rilievo nella storia del fumetto italiano.

Alcuni dei suoi personaggi sono stati protagonisti di caroselli televisivi negli anni sessanta. Di seguito Cocco Bill è tanto altro ancora.. (Seguimi su "Facebook" ed "Instagram" per rimanere aggiornato!)


Indice


Infanzia e Adolescenza


Benito Jacovitti, nato il 19 marzo del 1923 a Termoli, nel cuore della provincia di Campobasso, si trasferì ad Ortona a Mare quando aveva solo otto anni.


Poi, a undici anni, si trasferì a Macerata, dove trascorse la maggior parte della sua adolescenza. A sedici anni, si trasferì a Firenze per frequentare il liceo artistico, dove conobbe Franco Zeffirelli e Federico Fellini come compagni di classe.


Proprio qui, al liceo di Firenze, gli fu dato il soprannome "Lisca di pesce" a causa della sua magrezza e altezza. In seguito, Jacovitti adottò il soprannome come firma per ogni suo lavoro, aggiungendo una lisca di pesce rossa sotto il suo cognome.


Gli Esordi


Jacovitti fece il suo esordio nel mondo dell'editoria in giovane età, collaborando con vignette umoristiche per il settimanale "Il Brivido". Poi, nell'ottobre del 1940, a soli diciassette anni, approdò al "Vittorioso", dove creò il terzetto dei 3 P: Pippo, Pertica e Palla, diventando presto una delle colonne del popolare settimanale cattolico.

Jacovitti fu un autore estremamente prolifico, con all'attivo decine e decine di personaggi. Alcuni nati sulle pagine del "Vittorioso", come l'arcipoliziotto Cip e il suo assistente Gallina, la furbissima e temibile Signora Carlomagno e il bassotto Kilometro, Mandrago il Mago e l'Onorevole Tarzan.


Il Successo


Il vero e proprio successo arrivo con altri personaggi che furono creati per il supplemento settimanale "Giorno dei Ragazzi", pubblicato dal 1956 al 1967, come il popolarissimo Cocco Bill, pistolero alla camomilla, il fantascientifico Gionni Galassia, il giornalista Tom Ficcanaso e una miriade di scanzonati interpreti come il pirata Gamba di Quaglia, Baby Tarallo, il marziano Microciccio Spaccavento, Pape, Satan e Aleppe, i tre assurdi diavoloni.

Altri ancora furono creati per il "Corriere dei Piccoli", come Zorry Kid, parodia del celebre Zorro, e Jack Mandolino, un malvivente sfortunato quanto incapace.

Jacovitti è stato un famoso illustratore italiano, noto soprattutto per il suo "Diario Vitt" che divenne molto popolare tra i ragazzi degli anni '50 e '60.


Nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, illustrò l'edizione di Pinocchio di Collodi pubblicata dalla Scuola di Brescia, che ottenne un enorme successo e numerose ristampe. Ha anche avuto una collaborazione significativa con la RAI, l'emittente radiotelevisiva nazionale italiana.


Durante la sua carriera, ha avuto l'opportunità di lavorare su diversi progetti per bambini, tra cui la creazione di un famoso programma chiamato "La Pimpa".


Le pubblicità più famose di Jacovitti


Jacovitti, il noto artista italiano, ha creato molte pubblicità a partire dagli anni '50, tra cui quelle per:

  • Gelati Eldorado (con il suo personaggio Cocco Bill)

  • I Formaggini Mio (con il gatto Maramiau)

  • l'Olio Teodora (con Zorry Kid)

  • Lanerossi Vicenza (con Pecor Bill e i Salumi Fiorucci con i loro famosi salami che camminano)


Inoltre, Jacovitti ha anche collaborato con il mondo della pasta, inserendo spesso piatti di spaghetti nelle sue storie tra cui il cibo preferito di Trottalemme, il cavallo di Cocco Bill.


Nel 1983, ha realizzato delle tavole per il Pastificio Braibanti, che raffiguravano cuochi e camerieri con piatti di pasta straripanti, con l'intenzione di contenere le ricette all'interno di una pubblicazione promozionale.


Queste tavole sono state incorniciate con colori vivaci e sono ora conservate presso l'Archivio Storico Barilla. Inoltre, Jacovitti ha lavorato anche per Barilla, creando il famoso "galletto" con la coccarda, che è stato utilizzato per pubblicizzare le neonate fette biscottate Barilla dal 1968 al 1970.


Caratteristiche nel disegno


Le tavole di Jacovitti erano caratterizzate da una strabiliante quantità di personaggi storici, piedi, pettini, salami e vermi, quasi come se avesse una paura psicanalitica del vuoto.

In particolare, Jacovitti amava disegnare piedi animati che camminavano da soli, così come vermi con un cappello a cilindro che si aggiravano senza meta. La sua arte era unica nel suo genere e ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della cultura italiana.


Vita Privata


Nel 1949 sposò Floriana Jodice e dalla loro unione nacque una figlia di nome Silvia.

Jacovitti fu un artista eccezionale e dopo una lunga e intensa carriera sulla sua tomba, fece incidere l'epitaffio ironico "Fui, sono e sarò un clown".

Benito Jacovitti muore a Roma il 3 Dicembre 1997, poche ore prima della moglie.


Riconoscimenti


  • Nel 1995 ottiene la nomina a cavaliere della Repubblica Italiana

  • Nel 1998, la Regione Piemonte gli dedicò una grande retrospettiva in suo onore.

Curiosità


Non tutti sanno che Jacovitti possedeva altri 4 nomi:

  • Franco (preso dal nonno paterno)

  • Giuseppe

  • Antonio

Questi nomi sono tutti di quattro grandi dittatori del passato dovuti dal fatto che il padre era fascista e proprio in quegli anni nasceva una sezione di questo genere a Termoli.

Non allineato al conformismo culturale degli anni settanta che, con l'infondata accusa di essere fascista (solo per i nomi), gli precluse qualche collaborazione con alcune testate.


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