AREA ARCHEOLOGICA DI MONTE VAIRANO
- Molise On The Road
- 19 set 2023
- Tempo di lettura: 4 min
Se stai cercando luoghi archeologici poco conosciuti, allora non puoi lasciarti sfuggire l'interessante sito archeologico di Monte Vairano.
Questo sito copre un'ampia area di circa cinquanta ettari, situata tra i comuni di Campobasso, Baranello e Busso.
È caratterizzato da una lunga cinta muraria di tre chilometri e presenta una storia continua che abbraccia un periodo che va dal VI al I secolo a.C. (QUI TUTTE LE AREE ARCHEOLOGICHE DEL MOLISE)
Indice
Cenni storici sui sanniti

Per molti secoli, la percezione dei Sanniti è stata fortemente influenzata dalla narrazione storica dell'antichità, soprattutto di origine romana.
Queste fonti li hanno ritratti come un popolo prevalentemente orientato alla guerra, dedicato alla pastorizia e, in generale, culturalmente "rustico" rispetto ad altre civiltà coeve, come i raffinati Greci della Magna Grecia o gli enigmatici Etruschi.
I Sanniti, noti come acerrimi avversari di Roma durante i celebri conflitti svoltisi tra il IV e il I secolo a.C. per il dominio dell'Italia Centrale, sono stati oggetto di una sorta di "campagna diffamatoria" da parte delle fonti antiche, che hanno celebrato i conquistatori romani e sottovalutato i Sanniti sconfitti.
Tuttavia, le ricerche condotte nel vasto complesso sacro di Pietrabbondante, guidate dal Professor La Regina e dalla sua equipe, hanno rivelato elementi che vanno in controtendenza rispetto a questa visione tradizionale dei Sanniti.
La scoperta di un imponente complesso teatro-tempio, di una "domus publica" e di un ulteriore tempio adibito a erario, unitamente all'espansione continua dell'area di scavo, suggerisce l'esistenza di un santuario confederale di notevole importanza.
Questo luogo fungeva da centro religioso e politico cruciale, appartenente a una popolazione che si identificava con forza e orgoglio nella sua etnia, seguendo le orme dei grandi santuari dell'antichità mediterranea.
Tuttavia, all'interno di questo contesto, la città sannita di Monte Vairano rappresenta un caso unico che ci offre l'opportunità di esplorare il modo di vita dei Sanniti e i loro modelli di insediamento.
Il Monte Vairano

Le prime tracce di insediamento a Monte Vairano risalgono al VI secolo a.C., e questa antica comunità ha mantenuto una continuità di occupazione fino al I secolo a.C.
Nel corso dei secoli, ci sono state sporadiche rioccupazioni, documentate in epoca imperiale e medievale, con la costruzione di un imponente castello e una maestosa chiesa.
Grazie agli scavi archeologici, siamo stati in grado di identificare una sofisticata struttura urbana pianificata.
Le possenti mura della città, realizzate in opera poligonale, si estendono per ben tre chilometri e, insieme alle tre imponenti porte d'accesso, possono essere datate al IV secolo a.C.
Questo insediamento era caratterizzato da un sistema stradale ortogonale, in cui le strade principali, quattro in totale, si intersecavano ad angolo retto.
Gli edifici, sia pubblici che privati, sorgevano su ampie piattaforme artificiali, delimitate da robusti muri perimetrali.
Durante gli scavi, sono stati scoperti diversi tipi di abitazioni private, edifici pubblici come un horreum (un magazzino per la conservazione di derrate alimentari), e numerose cisterne che testimoniano un sofisticato sistema di approvvigionamento idrico in una città priva di risorse idriche interne.
Inoltre, sono stati identificati luoghi di lavoro come una fornace e dei mulini.

Tutti questi elementi suggeriscono che questa comunità fosse ben strutturata e diversificata.
Un aspetto particolarmente interessante riguarda l'economia della città, testimoniata dai reperti rinvenuti.
Qui vivevano e lavoravano agricoltori, barbieri, venditori di unguenti e profumi, fornai, medici, architetti, pittori, muratori e pavimentisti, pescatori, macellai, vasai, scribi, fabbri e vinai.
Ancora più affascinante è la diversità dei ritrovamenti monetali e ceramici: monete e anfore provenienti da diverse parti del mondo italico e del Mediterraneo, dalla Turchia a Marsiglia, dalle isole Baleari a Cartagine.
Questa scoperta suggerisce che il Sannio fosse parte integrante delle grandi rotte commerciali dell'antichità.
Le ultime ricerche

Le più recenti indagini confermano la brusca scomparsa di una comunità antica, la cui fine può essere attribuita a un evento traumatico legato ai conflitti noti come la "Guerra Sociale" (91-88 a.C.).
In particolare, l'evento cruciale sembra essere stato l'intervento delle forze romane sotto la guida di Lucio Cornelio Silla nel 89 a.C. nella piana di Bojano.
Questa devastazione è evidenziata da numerose tracce di incendio su reperti archeologici e, in modo significativo, dalla copertura dei pavimenti stradali e il riempimento delle cisterne (in una di queste cisterne è stato addirittura scoperto l'intero corredo di un'abitazione) con i detriti degli edifici distrutti.
È chiaro che l'obiettivo dell'esercito nemico non era solo distruggere la città, ma anche impedire ai sopravvissuti di farvi ritorno e riprendere la vita quotidiana.
Questo è stato fatto danneggiando irreparabilmente le strutture chiave come la rete stradale e le infrastrutture legate all'approvvigionamento idrico.
Una sorte simile è toccata ad altri insediamenti sanniti contemporanei come Saipinom e Bovianum Vetus.
Tuttavia, queste ultime sono state in seguito rioccupate in un processo di romanizzazione graduale del Sannio.

Nel caso di Monte Vairano (di cui persino il nome sannita è sconosciuto), l'insediamento è rimasto abbandonato e sigillato nei primi decenni del I secolo a.C.
Ciò che lo rende particolarmente affascinante è che oggi, questo sito archeologico può fornire informazioni straordinarie sulla vita quotidiana dei sanniti, sulla loro organizzazione urbana e sul loro rapporto con il mondo antico.
Queste informazioni erano praticamente sconosciute ai ricercatori fino al 2020.
Consigli di lettura
Per ulteriori dettagli, ti suggerisco di dare un'occhiata al libro del Prof. De Benedittis intitolato "Monte Vairano: distruzione oblio rinascita".
Puoi acquistare una copia fisica presso la Banca Popolare delle Province Molisane consultarne una versione online direttamente sul sito web del Prof. De Benedittis.
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