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MITI E LEGGENDE D'ABRUZZO: SAN MARTINO, IL "BACCO D'ABRUZZO"

  • Immagine del redattore: Molise On The Road
    Molise On The Road
  • 10 gen 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

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Nell'Abruzzo, San Martino è venerato come il guardiano del vino, in virtù di una leggenda celebre che costituisce una parte intrinseca della tradizione popolare di questa regione.

Si narra che Martino fosse un appassionato bevitore, ritornando a casa in uno stato di ubriachezza quasi quotidiano.


La moglie, non tollerando più questa situazione, si scontrava frequentemente con lui ogni volta che rientrava.

In una serata, ubriaco come al solito, Martino decise di evitare ulteriori dispute con la moglie, che era anche in procinto di partorire.


Optò per trascorrere la notte accanto a una botte nella sua cantina, luogo dove aveva gustato il suo amato vino. In quella notte estremamente fredda, con la neve che cadeva abbondante, il povero Martino morì congelato, accanto alla voluminosa botte.


Nel frattempo, la moglie era angosciata dal fatto che il marito non faceva ritorno a casa. Il tempo passava, ma di Martino non vi era alcuna traccia.


Un giorno, mentre travasava il vino dalla grande botte in cantina, la donna notò che la qualità del vino era notevolmente migliorata: si trattava di un vino eccellente, che sembrava autoriprodursi, mantenendo sempre la botte colma di questo nettare delizioso.


La notizia di questo "miracolo" si diffuse rapidamente tra gli abitanti del paese.

Persino il parroco si recò nella cantina e lì, dietro la botte, scoprì il corpo senza vita di Martino.


San Martino con una bottiglia di vino

Tuttavia, qualcosa di straordinario era accaduto: dal corpo del defunto era germogliato un tralcio che si dirigeva proprio verso la botte, producendo autonomamente quel prelibato vino.

Questa straordinaria storia spiega il motivo per cui San Martino è venerato come il protettore del vino in Abruzzo.

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