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FESTA PATRONALE DI SAN BIASE

  • Immagine del redattore: Molise On The Road
    Molise On The Road
  • 18 gen 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

"San Biagio, il protettore delle malattie della gola"


Ogni santo porta con se miracoli giunti fino ai giorni nostri. Ed anche "San Biagio", santo patrono di San Biase (Cb) la cui celebrazione cade il 3 febbraio, è venerato come il patrono protettore delle malattie della gola.


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Indice


Programma della Festa


La festa di San Biagio prende il via con il tradizionale programma che inizia alle 8:45 con la distribuzione delle pagnottelle lungo le strade del paese. Alle 11:00 si celebra la Santa Messa, in cui i devoti si dirigono in chiesa per ricevere la benedizione della gola mediante l'applicazione di olio sacro, seguita poi dalla messa serale alle 17:00. Un susseguirsi di eventi che unisce la comunità in momenti di devozione e celebrazione

in occasione della sua festa.


Cucina Tipica e Sapori in Onore di San Biagio


Le abitanti del luogo preparano delle deliziose pagnottelle, che vengono consacrate e poi distribuite tra i partecipanti.


Nella serata che precede la celebrazione, la comunità si riunisce per giocare alla morra e assaporare il caratteristico vino locale, creando così un'atmosfera di festa e convivialità.


La Storia di San Biagio


"Santo Biase e San Biase dal Summonte"


Nel XV secolo, il nome del villaggio di San Biase sembra derivare da un romitorio dedicato a San Biagio Vescovo Armeno.

Originariamente abitato dal 1400, il feudo fu posseduto dai Conti di Aquini durante il periodo svevo e successivamente dalla famiglia Santangelo in epoca angioina.


Nel 1382, Niccolò di Sangro ne divenne proprietario, seguito da Paolo di Sangro nel 1443.


Con un diploma del 9 febbraio 1496, Re Ferrando II Aragonese assegnò San Biase in feudo a Isernia, ma nel 1498 fu intestato ai Carafa feudatari di Forlì.


Dal 1558, divenne feudo della famiglia Blasi o De Blasiis.


Domenico De Blasiis governò il feudo dal 1540 al 1559, seguito da Carlo, la cui unica figlia sposò Diego De Varanis.


Con l'obbligo di assumere il cognome della moglie, il motto "Excisa non avulsa" è stato mantenuto dall'epoca di tale patto nel XV secolo.


L'ultimo feudatario Prosdocimo de Blasiis in cui a sua volta lo passo alla famiglia lucernina Scoppa De Blasiis.

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