FESTA PATRONALE DI ACQUAVIVA D'ISERNIA
- Molise On The Road
- 18 gen 2024
- Tempo di lettura: 2 min
"Sant'Anastasio ed il fuoco dei suoi devoti"
La festa patronale di Acquaviva d'Isernia si articola in tempi e modalità distinti, scanditi ovviamente come vuole la sua tradizione del suo patrono Sant'Anastasio e dalla sua sacra chiesa.

Indice
La Vigilia

Il 21 gennaio, in attesa della festa patronale, giovani entusiasti si dirigono verso le campagne circostanti per raccogliere una grande quantità di rami secchi, residui delle potature dei vigneti e, in particolare, frasche di ginepro, un arbusto dal profumo avvolgente e facilmente infiammabile.
Tornati al borgo, ammassano i rami ai piedi della scalinata che conduce alla Chiesa di Sant'Anastasio, formando un imponente monte di legna intorno a una croce di ferro.
La serata del 21 gennaio è caratterizzata dall'accensione del grande falò, chiamato localmente "Focata".
Questo momento rappresenta il culmine della festa: nella piazza pervasa dall'aroma del ginepro, la folla si raduna per ammirare le danze delle fiamme, sottolineate dagli scoppi dei fuochi d'artificio.
La statua di sant'Anastasio è posizionata sulla soglia della chiesa, rivolta verso il fuoco, mentre alcuni fedeli le rivolgono le loro preghiere.
Il falò brucia per tutta la notte, diventando un'occasione per unire la comunità del borgo e condividere la gioia della festa, gustando i prodotti locali.
Il Giorno del Santo Patrono

Nel mattino del 22 gennaio, al termine della festa, ai piedi della scalinata rimangono solo le silenziose ceneri del falò ormai spento.
Dopo la solenne Messa, prende il via la suggestiva processione con la statua di sant'Anastasio.
Accompagnata dalla vibrante melodia della banda musicale, la statua percorre con maestosità le pittoresche vie del centro storico.
Fedeli e curiosi si uniscono al corteo, seguendo con devozione l'icona sacra e partecipando a questo momento di spiritualità e tradizione.
La processione diventa un'occasione per rafforzare il legame della comunità, mentre le strade si animano di preghiere sussurrate e melodie che risuonano tra gli antichi edifici.
La presenza della statua di sant'Anastasio simboleggia la continuità della fede e l'unità della comunità, dando un tocco finale di sacralità a questa affascinante festa patronale.
Cucina Tipica e Sapori della Festa
La festa, seguendo fedelmente la tradizione, si vive anche attorno alla tavola, dove i piatti della gastronomia locale sono protagonisti:
Gli aromi della salsiccia secca e la ricchezza dei formaggi si diffondono nell'aria, creando un'atmosfera avvolgente e saporita.
I formaggi, caratterizzati dai sapori unici della regione, diventano una delizia per il palato, offrendo una varietà di sfumature gustative che si sposano perfettamente con la gioiosa atmosfera della festa.
Tra le altre ricette protagoniste della festa troviamo invece le patate che vengono cotte con maestria sotto il calore del fuoco del falò, assumendo un sapore affumicato e avvolgente.
Questo antico metodo di cottura conferisce alle patate un gusto deliziosamente rustico e autentico, diventando il contorno ideale per accompagnare i piatti principali della festa.
Così, mentre la comunità si riunisce attorno al fuoco e alla tavola imbandita, la festa si trasforma in un'esperienza da vivere con passione, unendo il cuore della tradizione culinaria locale alla celebrazione festosa che avvolge l'intero borgo.
Riconoscimenti

L'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA) ha ufficialmente riconosciuto l'evento come parte integrante del Patrimonio Immateriale d'Italia.
Questa prestigiosa designazione sottolinea l'importanza culturale e tradizionale della festa nel contesto nazionale, conferendo un riconoscimento ufficiale alla sua rilevanza per la comunità locale e per il patrimonio culturale del paese.
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