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TUTTO IL MOLISE DALLA A ALLA Z

  • Immagine del redattore: Molise On The Road
    Molise On The Road
  • 6 set 2023
  • Tempo di lettura: 22 min

Aggiornamento: 24 gen 2024

"Guida completa alla seconda regione più piccola d'Italia"


Il Molise è una regione italiana situata nell'Italia meridionale, con una popolazione di circa 289,101 abitanti e il suo capoluogo è Campobasso.


È stata creata nel 1963 quando la provincia di Campobasso è stata separata dalla regione Abruzzo.

Le province principali sono Campobasso e Isernia, quest'ultima è stata fondata nel 1970 con la separazione di 52 comuni dalla provincia di Campobasso.


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Indice


Geografia fisica


Con i suoi 4.438 chilometri quadrati, questa regione è la seconda più piccola d'Italia dopo la Valle d'Aosta, che è la più piccola tra le regioni a statuto ordinario.

La sua superficie è divisa quasi equamente tra zone montuose, che coprono il 55,3% del territorio, e zone collinari, che costituiscono il restante 44,7%.

Le montagne si estendono tra l'Appennino abruzzese e l'Appennino sannita.

I Monti della Meta, con la loro vetta di 2.247 metri, insieme alle Mainarde, segnano il confine tra il Molise, l'Abruzzo e il Lazio.

A seguire, ci sono i Monti del Matese, che corrono lungo il confine con la Campania e culminano con il monte Miletto a 2.050 metri di altitudine.


Ad est, la regione sfuma verso il mare con il Subappennino, noto come Monti Frentani, caratterizzato da colline dolci dalle forme arrotondate.


Le zone pianeggianti sono limitate e di dimensioni ridotte, tra cui la piana di Bojano nel Molise centrale, la piana di Venafro a ovest e due aree minori lungo la costa chiamate "Piane di Larino" e Pantano Basso a Termoli.


La Bocca di Forlì, o Passo di Rionero, situata a 891 metri sul livello del mare, segna convenzionalmente il confine geografico tra l'Appennino centrale e l'Appennino meridionale.

Il clima varia da mediterraneo lungo le coste, con inverni freschi e piovosi e estati calde, a un clima progressivamente più fresco e temperature più basse all'interno, man mano che ci si allontana dalla costa.


Fiumi


I fiumi principali giocano un ruolo fondamentale nella geografia e nell'approvvigionamento idrico. Il Trigno, che delinea in parte il confine con l'Abruzzo, il Biferno e il Fortore, al confine con la Puglia, sono tra i fiumi più significativi.

Il Biferno è un fiume unico in quanto sorge, scorre interamente e sfocia all'interno dei confini molisani, precisamente nella provincia di Campobasso.

Le sue sorgenti contribuiscono in modo significativo alle risorse idriche della regione.

Un'altra risorsa fluviale di notevole importanza è il Volturno, che, con i suoi 175 chilometri di lunghezza e un vasto bacino di 5.550 chilometri quadrati, rappresenta il principale fiume dell'Italia meridionale sia per lunghezza che per portata. Questo fiume nasce nel territorio molisano e scorre attraverso parte della regione.

Il Molise vanta anche la presenza di una parte del fiume Sangro e la nascita del fiume Tammaro, che contribuiscono ulteriormente alla ricchezza idrica della regione. Oltre a questi fiumi, ci sono numerosi torrenti di rilevanza, tra cui il Verrino, il Saccione, il Cigno, il Sente, il Tappino e il Quirino.

Questi corsi d'acqua contribuiscono a mantenere una notevole abbondanza di risorse idriche nel Molise.

La ricca disponibilità di risorse idriche del Molise non solo soddisfa le esigenze della regione stessa ma fornisce anche un contributo essenziale per il fabbisogno idrico delle regioni circostanti, inclusi Campania, Puglia e Abruzzo.


Laghi

Negli anni settanta, l'invaso artificiale della diga del Liscione ha creato il lago di Guardialfiera, il più grande della zona. Il lago di Occhito, lungo il confine tra Molise e Puglia, è altrettanto importante.


Tra le Mainarde molisane, c'è il bacino artificiale di Castel San Vincenzo, realizzato negli anni '50 e parte del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.


Altre dighe notevoli includono quella di Chiauci, sul fiume Trigno, inaugurata nel 2011, e la diga di Arcichiaro nel comune di Guardiaregia sul torrente Quirino.


I laghi naturali nella regione sono pochi, piccoli e stagionali, come il lago di Campitello Matese, il lago di Carpinone, il lago di Civitanova e Serra del Lago a Colli a Volturno.

Coste


La costa del Molise, lunga 36 km, si affaccia sul mare Adriatico e comprende i centri balneari di Montenero, Petacciato, Termoli e Campomarino, situati tutti nella provincia di Campobasso.

Questi luoghi hanno formato il consorzio turistico noto come "Costa dei Delfini".


La costa è caratterizzata da ampie spiagge sabbiose, ad eccezione del promontorio di Termoli, dove è stato costruito un porto artificiale da cui partono le navi per le Isole Tremiti, situate nella provincia di Foggia.


Lungo le coste si trovano anche alcune zone pianeggianti, ma non molto estese, e in passato, la formazione di dune litoranee poteva causare accumuli d'acqua nei torrenti, generando paludi che sono state poi bonificate.


Ambiente

Nel Molise, situato nella regione dell'Italia meridionale, si trovano diverse aree boschive, specialmente nella provincia di Isernia, tra cui il settore Mainarde del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.


Alcune importanti oasi naturali includono il WWF (come il Monte Mutria e l'oasi di Guardiaregia-Campochiaro), l'oasi LIPU Bosco Casale di Casacalenda, la riserva naturale di Pesche (la prima in regione, creata nel 1982), l'oasi Le Mortine presso Venafro, il massiccio del Matese e due riserve MAB (la riserva naturale di Collemeluccio con boschi di abete bianco e la riserva naturale di Montedimezzo, prime in Italia ad essere incluse nella lista).


Inoltre, ci sono altre aree di interesse naturalistico come l'oasi di Legambiente "Selva Castiglione" a Carovilli, la riserva naturale Torrente Callora a Roccamandolfi, il giardino della flora appenninica di Capracotta e il parco fluviale del Volturno a Colli a Volturno.


Da menzionare anche il parco regionale agricolo storico dell'olivo di Venafro, il parco delle morge cenozoiche del Molise e, a partire dal dicembre 2017, il parco nazionale del Matese. La fauna della regione include specie come il capriolo, il cervo, il cinghiale, il daino, la lontra, il lupo appenninico, l'orso bruno marsicano e la volpe. Tra gli uccelli, si possono trovare il falco pellegrino e il gheppio.


Origine del nome


L'origine del nome "Molise" potrebbe derivare dai primi feudatari del Contado, noti come "De Molisio", ma alcune teorie suggeriscono che possa anche essere collegato al comune di Molise.

Storia


Nel Molise, le testimonianze della vita umana risalgono al Paleolitico, come dimostra il sito archeologico di "Isernia La Pineta", dove è stato trovato lo scheletro dell'"Homo Aeserniensis", uno dei più antichi d'Italia.


Durante l'età preromana, il Molise faceva parte del territorio del Sannio, abitato da popolazioni sannitiche. I pastori-guerrieri vivevano principalmente nella zona di Isernia, città dei Pentri, e nelle campagne di Campobasso, che fungeva da punto di controllo tra i Sanniti Pentri e i Frentani.

La loro vita sociale era centrata sulla difesa del territorio e sulla venerazione di divinità locali come Ercole e i Dioscuri, particolarmente adorate dai soldati che difendevano le città.


I Sanniti si stabilirono in Molise circa dall'VIII secolo a.C. e iniziarono a entrare in contatto con Roma a partire dal IV secolo a.C., evento che portò alle famose "guerre sannitiche" durante le ambizioni espansionistiche di Roma.


Città come Bojano, Venafro e Isernia furono fortemente coinvolte nelle guerre sannitiche e alla fine furono sottomesse al dominio romano.

Nel 88 a.C., il Molise fu conquistato dai Romani e integrato nel sistema imperiale. Durante il dominio di Augusto, il territorio fu incluso nella Regio IV Samnium, che comprendeva anche parti dell'Abruzzo.


Nel periodo romano, molte città furono ricostruite seguendo i modelli di Roma.

Molti siti archeologici di quest'epoca sono ancora ben conservati.

Tuttavia, rimangono poche tracce del periodo precedente, come fortificazioni murarie con torri di vedetta costruite dai Sanniti durante le guerre del III-II secolo a.C.


In molte città, famiglie patrizie sannite come gli Staii, i Decitii e i Neratii promossero la costruzione di strutture all'avanguardia, tra cui terme, teatri, templi e strade, seguendo gli schemi urbani romani.

Esempi notevoli includono la città antica di Altilia a Sepino, l'anfiteatro di Venafro e il complesso templare di Pietrabbondante.


Medioevo: dai Longobardi al Contado di Molise (VIII - XIII secolo)


Nel tardo periodo antico, il Molise ha vissuto un declino economico e demografico. Quando i Longobardi arrivarono, trovarono una regione senza centri urbani significativi e spopolata. Sotto il dominio del Ducato Longobardo di Benevento, il territorio del Molise fu diviso in diversi gastaldati, tra cui Bojano.


Questo gastaldato sembra sia stato creato intorno al 667, quando il Re Longobardo Grimoaldo concesse la regione al condottiero bulgaro Alzeco, diventando così il primo gastaldo di un'area praticamente deserta.

L'influenza Longobarda ha lasciato un segno profondo: molte delle città della regione risalgono a questo periodo, e i Longobardi hanno promosso il culto di San Michele Arcangelo, portando alla costruzione di chiese dedicate al santo.


Inoltre, l'abbazia di San Vincenzo al Volturno è un notevole risultato di questo periodo.

Nel 1045, il condottiero normanno Rodolfo di Moulins, giunto nell'Italia meridionale con gli Altavilla, ottenne la Contea di Bojano.

Con l'arrivo dei Normanni e della famiglia de' Moulins alla fine dell'XI secolo e all'inizio del XII secolo, il termine "Comitatus Molisii" iniziò a riferirsi alla contea di Bojano, che gradualmente inglobò altre contee sotto il governo di diverse signorie feudali. La famiglia de' Moulins perse il controllo della contea alla fine del XII secolo, portando alla divisione della Contea in piccoli feudi.

Sotto le riforme di Federico II di Svevia, il Contado di Molise divenne la sede di un giustizierato (Justitiaratus Molisii), un distretto di giustizia imperiale dove l'autorità del re prevaleva su quella dei feudatari.

In effetti, l'amministrazione del Molise era collegata a quella della Terra di Lavoro, formando insieme un unico distretto noto come Justitiaratus Molisii et Terra Laboris.

Epoca moderna: dal XVI secolo al 1806

I due territori condividevano un giustiziere fino al XVI secolo.


Nel 1538, il Molise fu staccato dalla Terra di Lavoro e unito alla Capitanata, ma questa unione terminò nel 1806 con la legge 132 di Giuseppe Bonaparte, che introdusse il modello amministrativo francese basato sulle province nel Regno di Napoli.


Tra il 1806 e il 1811, ci furono vari decreti reali che completarono la creazione delle province. In base alla riforma del 1806, il Molise fu separato dalla Capitanata e i confini furono definitivamente stabiliti nel 1811, quasi coincidendo con l'attuale Regione Molise.


Dal 1º gennaio 1817, l'organizzazione amministrativa fu regolamentata dalla Legge sulla circoscrizione delle Province dei Reali Domini di qua del Faro del 1º maggio 1816.

Questo periodo fu segnato da isolamento e gravi crisi economiche e sociali, a causa della presenza di numerose bande di briganti sul territorio.

Dal 1806 al 1811: provincia di Molise


Con l'invasione francese del 27 settembre 1806, il Molise fu trasformato in una provincia autonoma chiamata Provincia di Molise, con Campobasso come capoluogo. Questa decisione fu resa ufficiale con la legge 132 del 1806, approvata il 8 agosto dello stesso anno, durante il regno di Napoleone.


La provincia di Molise fu suddivisa in tre distretti:


  1. Distretto di Campobasso, istituito nel 1806.

  2. Distretto di Isernia, istituito nel 1806.

  3. Distretto di Larino, creato nel 1806 come parte della Capitanata e successivamente, nel 1811, incluso nel territorio del Molise con alcune modifiche territoriali.

Dal 1811 al 1962


Il Molise ha conosciuto un notevole sviluppo grazie agli sforzi di Gioacchino Murat, Re di Napoli, a partire dal 1811, quando Larino, Venafro e parte della Valle del Volturno furono annesse.


In precedenza, il territorio molisano era suddiviso in quattro giustizierati distinti: il Contado del Molise, l'Abruzzo Citeriore, la Terra di Lavoro e la Capitanata, ciascuno con le proprie differenze dialettali, culinarie e folcloristiche.


L'annessione al Regno d'Italia scatenò numerose ribellioni che furono placate solo verso la fine del XIX secolo.

Primo Novecento e Ventennio fascista


Durante il periodo fascista nel Molise, furono costruite due nuove città: Nuova Cliternia a Campomarino e Castellino Nuovo, che sostituì Castellino del Biferno, situato in una zona ad alto rischio idrogeologico.

Campobasso subì importanti cambiamenti urbanistici e, a differenza di Isernia, beneficiò delle politiche di incremento demografico del regime, vedendo la sua popolazione crescere da 16.413 a 22.525 abitanti tra il 1921 e il 1941.


L'agricoltura era la principale attività nel Molise, coinvolgendo l'80% della popolazione nel 1936.


Durante la guerra, ci furono almeno due campi di internamento civile nella regione, uno ad Isernia con 139 detenuti e un altro ad Agnone con 155 detenuti.


Seconda guerra mondiale


Durante la Seconda guerra mondiale, il Molise fu teatro di intensi scontri militari, attraversato da quattro linee difensive tedesche: la linea Barbara (o del Trigno), la linea Bernhardt, la linea Viktor e la linea Gustav.


Questi combattimenti provocarono circa 1.250 vittime civili, di cui circa 500 nel bombardamento alleato su Isernia.


La maggior parte delle operazioni militari si concluse nell'ottobre 1943 con lo sbarco degli Alleati a Termoli.

Questo portò alla resa dei tedeschi nelle principali città molisane, come Larino il 12 ottobre e Bojano il 24 ottobre.


Entro i primi di novembre 1943, la valle del Trigno era liberata, e entro il 19 dicembre, l'intera provincia di Campobasso fu completamente liberata. Nella zona delle Mainarde, i combattimenti continuarono fino al 1944, culminando con la vittoria del Corpo Italiano di Liberazione nella battaglia di Monte Marrone, al confine con il Lazio.

Dopoguerra


Dopo la guerra, la maggioranza dei molisani votò per la Monarchia nel referendum del 1946.


Nelle prime elezioni, la Democrazia Cristiana dominò il Molise con il 58% dei voti nel 1948, il 46% nel 1953 e il 55% nel 1958, superando socialisti e comunisti.

Anche il sostegno ai partiti monarchici rimase alto rispetto alla media nazionale nel periodo post-bellico.

Dal 1963: regione Molise


Nel 1963, la provincia di Campobasso, con poco più di 300.000 abitanti, venne distaccata dalla regione Abruzzi e Molise e inserita nella nuova regione Molise grazie a una disposizione transitoria.

Nel 1970, una parte del suo territorio divenne la provincia di Isernia. Il Molise è così diventata la ventesima e più giovane regione d'Italia.


Comuni principali


  1. CampobassoCB

  2. Termoli

  3. IserniaIS

  4. Venafro

  5. Campomarino

  6. Bojano

  7. Larino

  8. Montenero di Bisaccia

  9. Guglionesi

  10. Riccia


Tradizione e Folklore


Nel Molise, gli eventi sono molti e molto variegati.

Tra di esse pero' spiccano quelle tradizionali e religiose che sono più diffuse. Tra le feste più popolari e religiose troviamo:


  • La processione del Venerdì Santo a Campobasso e Isernia con gli incappucciati

  • Festival dei Misteri a Campobasso

  • La regata di San Basso a Termoli

  • La processione di San Nicandro a Venafro con l'inno

  • La processione di Capracotta in onore della Madonna di Loreto

  • La festa del grano a Jelsi per Sant'Anna

  • La festa di Santa Cristina a Sepino e Campomarino

  • La sfilata dei carri di San Pardo a Larino

  • I carri di Sant'Antonio a Santa Croce di Magliano

  • Il fuoco di Sant'Antonio Abate a Palata, Colli a Volturno e Colletorto

  • La carrese dei paesi del basso Molise (Portocannone, San Martino in Pensilis e Ururi)

  • Gli altari di San Giuseppe e la festa di San Biagio a San Martino in Pensilis

  • Il "Volo dell'angelo" a Vastogirardi il 1 e 2 luglio.

Dal punto di vista folcloristico, ci sono il Festival della Zampogna a Scapoli, l'Eddie Lang Jazz Festival a Monteroduni, il Macchia Blues a Macchia d'Isernia, la Pezzata a Capracotta, la 'Ndocciata ad Agnone, il Bonefro Rock Festival, la tartufata a Miranda, la festa dell'uva a Riccia, la Via Dolorosa a Colli a Volturno, "gl'Cierv'" a Castelnuovo al Volturno, Il ballo dell'orso a Jelsi, il carnevale storico d'Italia di Larino, quello molto rinomato di Tufara, sempre a Larino invece lo spettacolo delle luminarie nel periodo invernale, e tra le sagra immancabile la sagra dei fusilli di Portocannone. Ma questi sono solo alcuni degli eventi citati, perchè durante il periodo estivo il folklore e le varie pro loco propongono sempre dei calendari molto ricchi.


Turismo


Il turismo in Molise, una regione a lungo trascurata in Italia, sta cominciando a crescere dagli anni 2000.

La regione offre bellezze naturali come paesaggi incontaminati, montagne, pianure e una costa di 35 km.


Il turismo marittimo è concentrato maggiormente a Termoli e Campomarino ed in forma minore tra la marina di Montenero di Bisaccia e la Marina di Petacciato, mentre quello di montagna si concentra su Campitello Matese e Capracotta.


Le città di Campobasso, Isernia e Venafro sono mete culturali, ma il borgo medievale di Termoli è particolarmente popolare tra i turisti.


Altre città e luoghi d'interesse includono Larino, Agnone, Frosolone, Bojano, Guglionesi, Pietrabbondante, Pescolanciano, Sepino e Capracotta, ognuno con la propria storia e attrazioni uniche.


La regione è anche ricca di castelli e borghi fortificati, alcuni dei quali risalenti al XIII secolo, mentre altri sono stati trasformati in residenze nobiliari. Inoltre, il Molise sta riscoprendo il suo passato pre-romano attraverso scavi archeologici che hanno portato alla luce villaggi e fortificazioni dei Sanniti Pentri.


Monumenti e luoghi d'interesse


Cattedrali e basiliche


  • Cattedrale metropolitana della Santissima Trinità a Campobasso

  • Cattedrale di San Pietro Apostolo a Isernia

  • Concattedrale di San Bartolomeo a Bojano (CB)

  • Concattedrale di Santa Maria Assunta e San Pardo a Larino (CB)

  • Cattedrale di Santa Maria della Purificazione a Termoli (CB)

  • Cattedrale dei Santi Nazario, Celso e Vittore a Trivento (CB)

  • Concattedrale di Santa Maria Assunta a Venafro (IS)

  • Basilica dei Santi Nicandro, Marciano e Daria a Venafro (IS)

  • Basilica Santuario di Maria Santissima Addolorata a Castelpetroso (IS)

Santuari e abbazie


  • Santuario di Maria Santissima Incoronata del Monte a Campobasso

  • Santuario della Madonna Grande a Campomarino (CB)

  • Santuario della Madonna in Saletta a Castel del Giudice (IS)

  • Abbazia di San Vincenzo al Volturno a Rocchetta a Volturno (IS)

  • Santuario della Madonna della Libera a Cercemaggiore (CB)

  • Ex Monastero di San Benedetto De Jumento Albo di Civitanova del Sannio (IS)

  • Collegiata di Santa Maria Maggiore di Guglionesi (CB)

  • Chiesa santuario di Santa Maria della Strada di Matrice (CB)

  • Abbazia di Santa Maria di Faifoli a Montagano (CB)

  • Santuario della Madonna del Canneto a Roccavivara (CB)

  • Monastero Ex Abbazia di Sant'Elena a San Giuliano di Puglia (CB)

  • Convento dei Padri Cappuccini a Sant'Elia a Pianisi (CB) - luogo di visita di Padre Pio

  • Convento di San Nicandro a Venafro (IS)

  • Monastero di Santa Maria di Monteverde a Vinchiaturo (CB)

  • Santuario della Madonna di Santa Giusta a Palata (CB


Castelli e Torri


  • Castello Longobardo di Macchiagodena (IS)

  • Castello medievale di Bagnoli del Trigno (IS)

  • Castello normanno, poi Pandone (resti) a Bojano (CB)

  • Castello Caldora di Carpinone (IS)

  • Castello angioino di Civitacampomarano (CB)

  • Castello Carafa di Ferrazzano (CB)

  • Castello di Capua a Gambatesa (CB)

  • Castello Pandone a Venafro (IS)

  • Castello Pandone a Cerro al Volturno (IS)

  • Castello Pignatelli a Monteroduni (IS)

  • Castello Pandone a Vastogirardi (IS)

  • Castello D'Alessandro a Pescolanciano (IS)

  • Palazzo ducale di Larino (CB)

  • Borgo antico di Limosano (CB)

  • Torre Angioina di Colletorto (CB)

  • Castello svevo di Termoli (CB)

  • Castello di Torella del Sannio (CB)


Città d'arte


  • Provincia di Campobasso: Bojano, Campobasso, Castropignano, Civitacampomarano, Colletorto, Gambatesa, Guglionesi, Larino, Montefalcone nel Sannio, Oratino, Riccia, San Martino in Pensilis, Sepino, Termoli, Trivento

  • Provincia di Isernia: Agnone, Bagnoli del Trigno, Capracotta, Castel San Vincenzo, Frosolone, Isernia, Monteroduni, Pietrabbondante, Venafro


Borghi di minoranza albanese e croata


Nel Molise, ci sono due minoranze etniche e linguistiche principali: i croati del Molise e gli albanesi (arbëreshë), prevalentemente presenti Basso Molise.

Entrambe conservano le loro lingue tradizionali, l'albanese e il croato molisano, insieme alle loro tradizioni (sebbene gli albanesi del Molise non seguano il rito bizantino).


  • Paesi di orgine Arbëreshë (Albania): Campomarino, Sant'Elia a Pianisi, Portocannone, Ururi, Santa Croce di Magliano, Montecilfone (Tutti situati in provincia di Campobasso)

  • Paesi di origine croata: Montemitro, San Felice del Molise ed Acquaviva Collecroce, San Giacomo degli Schiavoni (Tutti in provincia di Campobasso)

Musei


Tra i più importanti:


  • Museo sannitico di Campobasso (Campobasso)

  • Museo nazionale del Molise (Venafro)

  • Museo Archeologico Nazionale di Santa Chiara (Venafro)

  • Museo Winterline (Venafro)

  • Complesso Monumentale di Santa Maria delle Monache (Isernia)

  • Museo Internazionale della Campana "Giovanni Paolo II" (Agnone)

  • Museo Civico (Bojano)

  • Galleria di Arte Moderna (Termoli)

  • Museo del castello di Torella del Sannio

  • Museo della zampogna (Scapoli)

  • Museo dell'Abbazia di San Vincenzo al Volturno (Castel San Vincenzo)

  • Museo Internazionale delle Guerre Mondiali (Rocchetta a Volturno)


Siti archeologici


  • Acquedotto romano a Isernia

  • Isernia La Pineta a Isernia

  • Monte Vairano a Baranello (CB) e Busso (CB)

  • Arx Calela a Casacalenda (CB)

  • Geronio a Casacalenda (CB)

  • Abbazia di San Vincenzo al Volturno a Castel San Vincenzo (IS) e Rocchetta al Volturno (IS)

  • Cliternia Frentana vicino a Larino (CB)

  • Larinum a Larino (CB)

  • "Bovianum Vetus" e complesso teatrale a Pietrabbondante (IS)

  • Tempio italico di San Giovanni in Galdo (CB)

  • Saepinum a Sepino (CB)

  • Terravecchia (Saepins) a Sepino (CB)

  • Tempio Italico di San Pietro dei Cantoni a Sepino (CB)

  • Acquedotto romano a Venafro (IS)

  • Mura ciclopiche sannitiche, resti di Acquedotto romano e di villa romana a Colli a Volturno (IS)

  • Teatro romano a Venafro (IS)

  • Anfiteatro romano a Venafro (IS)

  • Acquedotto augusteo a Venafro (IS)

  • Rovine romane di Venafro (IS)

  • Sepolcreto e villa rustica di Piana Quadrata a San Giuliano di Puglia (CB)

  • Villa romana e necropoli a Morrone del Sannio (CB)

  • Resti abbazia Casalpiano Morrone del Sannio (CB)


Riserve naturali


  • Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise

  • Parco regionale agricolo storico dell'olivo di Venafro

  • Riserva naturale regionale Guardiaregia-Campochiaro (Oasi WWF)

  • Riserva naturale di Collemeluccio - Riserva naturale di Montedimezzo (Riserva MAB UNESCO Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise)

  • Riserva naturale Pesche

  • Riserva naturale Torrente Callora

  • Parco Fluviale del Volturno a Colli a Volturno

  • Oasi Lipu di Casacalenda

Cultura e Arte


  • Epoca Romana: La caratteristica principale che distingue e universalizza l'arte molisana è l'architettura: infatti dell'epoca della prima colonizzazione italica dei Sanniti Pentri, si conservano fortificazioni a mura ciclopiche, che servivano a delimitare i territori e le aree sacre attorno ai villaggi, salvo poi divenire punti di guardia e di controllo durante gli scontri con Roma dal IV secolo al I secolo a.C. Gli esempi migliori di muraglie, lunghe anche chilometri poste lungo le dorsali montuose, composte da pietre ciclopiche, sono quelli di Duronia, Baranello, Monte Acero, Venafro, Monte della Civita Superiore di Bojano, Pietrabbondante e Altilia di Sepino. In seguito alla colonizzazione romana, gran parte del patrimonio architettonico italico è andato irrimediabilmente modificato secondo gli accomodamenti dell'Urbe: le città principali di Venafrum, Bovianum, Aesernia, Saepinum, Bovianum Vetus (Pietrabbondante), Larinum si dotarono di strutture nuove come i fori, i templi della Triade Capitolina, le strade a cardi e decumani, i sepolcri monumentali, e soprattutto i complessi termali e gli anfiteatri, i cui esempi migliori si trovano nei siti archeologici di Larino, Venafro, Sepino e Pietrabbondante.

  • Epoca medievale: Dopo la caduta dell'Impero Romano, nel X-XII secolo, molte città furono ricostruite, e torrette di vedetta vennero erette durante il periodo longobardo. Nel VIII-IX secolo, venne costruita l'importante abbazia di San Vincenzo al Volturno insieme ad altri monasteri. Oggi, l'abbazia è in gran parte manomessa, ma conserva la "cripta di Epifanio vescovo" con affreschi del IX secolo. Nel periodo normanno (XII-XIII secolo), furono costruiti numerosi castelli nella regione, come il Castello D'Alessandro di Pescolanciano e il Castello di Torella del Sannio. Nel periodo angioino, vennero eretti castelli come Colletorto e Civitacampomarano. Dal punto di vista religioso, nel X-XIV secolo furono costruiti importanti templi cristiani, tra cui il Duomo di Larino, il Duomo di Termoli, le chiese di San Giorgio e San Leonardo a Campobasso, e l'abbazia di Santa Maria di Canneto. Nel periodo gotico (XIV-XV sec), furono costruiti il Duomo di Venafro e altre chiese, con influenze artistiche diverse.

  • Rinascimento e barocco: Nel Quattrocento, l'umanesimo influenzò il Molise, specialmente Campobasso, a causa della necessità di ricostruire dopo il terremoto del 1456. Purtroppo, molti lavori rinascimentali furono distrutti da questo terremoto e dal successivo del 1805. Alcuni esempi modesti sopravvivono nei palazzi ad Agnone e nelle chiese di Campobasso e Riccia. La chiesa di Santa Maria delle Grazie a Riccia, costruita nel XVI secolo, ha una facciata decorata con paraste e un portale centrale rettangolare con una trabeazione sopra. Anche la chiesa di San Marco ad Agnone fu rimaneggiata con un portale in stile veneziano. Inoltre, a Gildone, la chiesa di Sant'Antonio ospita un dipinto della Madonna col Bambino, realizzato da artisti umbri.

  • Neoclassicismo ed eclettismo: Nel periodo neoclassico in Molise, dopo il terremoto del 1805, molte chiese e palazzi furono ricostruiti con influenze romaniche. La Cattedrale di Isernia, rifatta da Berardino Musenga, presenta una facciata ispirata ai templi romani, mentre all'interno conserva elementi tardo barocchi.

Teatri


Le prime forme di teatro in Molise risalgono ai Romani nel I secolo a.C. con teatri e anfiteatri. Nel XVIII secolo, i teatri erano limitati alle cappelle nobiliari, come il teatrino del Castello Pandone a Venafro.

Nel XIX secolo, il teatro divenne più popolare e nacquero le prime compagnie teatrali locali.


Tra i teatri più noti in Molise ci sono il Teatro Savoia a Campobasso, il Teatro del Loto a Ferrazzano (uno dei più piccoli in Italia) e il Teatro Italo-Argentino ad Agnone.


Il "Teatro Stabile del Molise" è la compagnia teatrale principale della regione.


Provincia di Campobasso


  • Teatro Savoia di Campobasso

  • Teatro Risorgimento di Larino

  • Teatro del Loto di Ferrazzano

  • Teatro K di Casacalenda

Provincia di Isernia


  • Teatro Unità d'Italia di Isernia

  • Teatro Italo-Argentino di Agnone

  • Teatro comunale di Bojano

Musica


La musica in Molise ha radici popolari basate sulla tradizione dello zampognaro, soprattutto a Scapoli dove c'è il Museo del Bufù e della Zampogna.


In tutta la regione si trovano canti popolari mescolati con balli tradizionali come il saltarello e influenze delle minoranze slave in alcune aree costiere.


Nel 1954, Diego Carpitella e Alberto Mario Cirese hanno registrato queste tradizioni per preservarle.

Un'altra forma di canto popolare è la "maitunata," stornelli improvvisati con schemi metrici e tematici precisi, diffusi principalmente a Campobasso, Sepino e Tufara.

Campobasso è anche sede dell'orchestra sinfonica regionale e del conservatorio di musica "Lorenzo Perosi".


Letteratura


Nell'epoca del dominio Sannita dei Pentri, non sono noti scrittori o poeti molisani, ma il territorio del Molise, allora chiamato "Samnium," è menzionato nelle opere di importanti storici romani come Tito Livio, Plinio il Vecchio e Tacito, soprattutto riguardo alle "guerre sannitiche."


Anche alcuni greci naturalizzati romani, come Diodoro Siculo, Strabone, Claudio Tolomeo e Polibio, fanno riferimenti, soprattutto di carattere etno-antropologico, al Molise. In particolare, citano la città di Venafro per il suo clima mite, l'ottimo olio e la produzione di materiali edilizi.

Nell'epoca medievale, la letteratura nel Molise si manifesta principalmente attraverso canti e laudari composti da preti e documenti notarili.


Un importante esempio del XII secolo è il Chronicon Vulturnense, scritto da un monaco di nome Giovanni, che riguarda la storia dell'abbazia di San Vincenzo al Volturno dalla sua fondazione nel IX secolo fino all'XI secolo, contribuendo anche all'archeologia del luogo.


Nel Medioevo, ci sono poche testimonianze cronachistiche sul Molise, principalmente sotto forma di regesti e privilegi redatti da notai e protonotai, che saranno utilizzati in opere storiografiche del XVII e XVIII secolo.

Tra gli storici moderni, Domenico La Porta spicca per la sua "Historia della Contea di Molise," pubblicata nel 2015, mentre il cardinale Anton Ludovico Antinori menziona il Molise nei "Annali degli Abruzzi" (1771), principalmente in relazione ad eventi storici legati all'Abruzzo.


Raffaello Genari, con la sua "Historia della Città e Regno di Napoli" (1750), menziona il Molise in alcuni capitoli, in quanto gran parte di questa regione faceva parte della Terra di Lavoro fino al 1927.

Dal punto di vista della ricerca letteraria, alcuni dei poeti e romanzieri più noti del Molise includono Francesco Jovine, famoso a livello nazionale per il suo libro "Le terre del Sacramento," Benito Jacovitti per il suo personaggio di Cocco Bill nei fumetti, Laura Vitone come poetessa crepuscolare ottocentesca, Giuseppe Jovine e Vincenzo Rossi come poeti decadentisti, e Nicola Iacobacci, che nelle sue poesie esplora i miti e le tradizioni molisane, con ambientazioni sia in città che in campagna.


Nella letteratura dialettale, si ricordano nomi come Giuseppe Altobello, noto come "Minghe Cunzulette," Michele Cima, Domenico Sassi ed Eugenio Cirese.

Cinema


  • Due mogli sono troppe di Mario Camerini (1950), girato quasi interamente a Colli a Volturno.

  • La legge è legge di Christian-Jaque (1958), girato interamente a Venafro.

  • ...continuavano a chiamarlo Trinità di E.B. Clucher (1971), con alcune scene girate a Venafro.

  • Il prefetto di ferro di Pasquale Squitieri (1977), con alcune scene girate a Colli a Volturno.

  • I magi randagi di Sergio Citti (1996), con alcune scene girate a Rocchetta a Volturno, Sesto Campano e Venafro.

  • Non ti muovere di Sergio Castellitto (2004), con alcune scene girate a Bojano, Oratino e Sepino.

  • Il sole dei cattivi, di Paolo Consorti (2013), con alcune scene girate a Larino.

  • Sole a catinelle di Gennaro Nunziante (2013), con alcune scene girate a Petrella Tifernina, Sepino, Casacalenda, Limosano e Provvidenti.

  • Il viaggio di Alfredo Arciero (2017), girato sulla tratta ferroviaria Carpinone - Sulmona e in diverse località molisane come Campobasso, Isernia, Ripalimosani, Limosano, Sepino, San Pietro Avellana, Vinchiaturo e Bagnoli del Trigno.


Gastronomia


Prodotti agroalimentari


Olio Extravergine di Oliva: Tra i prodotti più importanti del Molise ci sono diverse varietà di olio extravergine di oliva con un sapore soave, spesso consumate a crudo su insalate e crostini. Molte città del Molise fanno parte dell'associazione "Città dell'olio" che ha sede a Larino (CB).

Pasta: Il settore produttivo della pasta nel Molise è notevole.

Il pastificio La Molisana di Campobasso, attivo dal 1912 e rilanciato nel 2011 dopo un periodo di crisi, è una punta di diamante.

Altri produttori importanti includono il Colavita, anch'esso di Campobasso, e numerosi piccoli pastifici artigianali.

Un tipo di pasta fresca tipica è il cavatello, preparato senza uova ed è una delle specialità più rilevanti della regione Molise, in particolare a Campobasso.

Latticini e Formaggi: La produzione di latticini e formaggi è di grande importanza nella regione Molise.


Tra i formaggi più rinomati troviamo:


  • Caciocavallo di Agnone (IS)

  • I formaggi di Vastogirardi (IS) e di Frosolone (IS)

  • La treccia di Santa Croce di Magliano (CB), le mozzarelle di Bojano (CB), e le mozzarelle di bufala DOP, prodotte esclusivamente nel comune di Venafro (IS).

Salumi: Nel Molise si producono diversi insaccati, tra cui spicca la soppressata e ventricina.

La produzione storica della soppressata del Molise risale addirittura al 1816.


Piatti Tipici


Molto rilevante e delizioso è il brodetto di pesce di Termoli (Cb), noto come "du' bredette". Nel basso Molise, soprattutto a San Martino in Pensilis (Cb), si trova un piatto tradizionale chiamato pampanella, che consiste in carne di maiale cotta al forno con una varietà di spezie e un generoso tocco di peperoncino rosso, sia dolce che piccante.

La Frittata di Pasqua tradizionale è un'autentica specialità della Valle del Volturno, nella provincia di Isernia, con particolare enfasi su località come Colli a Volturno, Montaquila e Fornelli. Questa frittata è preparata con centinaia di uova, unite a prosciutto, formaggio e coratella.

Tra i dessert, spiccano le ferratelle, simili ai waffel tedeschi ma arricchite con semi di finocchio.

I caragnoli e le rosacatarle o rosacatarre, immerse nel miele, sono invece prelibatezze tipiche delle festività natalizie.

Vini


Tra i vini in evidenza troviamo i DOC Tintilia del Molise in versione rosato, rosso e rosso riserva, così come il Biferno bianco, il Biferno rosato, il Biferno rosso, il Biferno rosso riserva, il Pentro di Isernia bianco, il Pentro di Isernia rosato, il Pentro di Isernia rosso e il Molise.


Sport


Calcio


Cinque anni di Serie B, uno stadio da 25.000 posti e una prestigiosa vittoria contro la Juventus hanno reso il Campobasso la squadra più influente della regione.

Il Campobasso fece il suo debutto nella serie cadetta nel 1982, con i molisani che sorpresero la Lazio nella prima giornata all'Olimpico di Roma. Un altro momento memorabile avvenne il 27 febbraio 1983, quando il Campobasso affrontò il Milan a San Siro e riuscì a strappare un prestigioso pareggio 0-0.


Nel 11º turno della stagione 1983-84, il Campobasso sconfisse l'Arezzo per 1-0 con un gol di D'Ottavio e si trovò in testa alla Serie B, una posizione che mantenne per tre settimane.

Tuttavia, la partita più epica nella storia del Campobasso avvenne il 13 febbraio 1985, quando inaugurarono lo Stadio Nuovo Romagnoli nella contrada Selvapiana, sfidando la Juventus di Platini e Boniek in un match valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Con 40.000 spettatori sugli spalti, il Campobasso di Bruno Mazzia sconfisse la Juventus di Giovanni Trapattoni con un gol di Ugolotti, deviato da Stefano Pioli.

La parentesi in Serie B del Campobasso ebbe inizio contro la Lazio e finì contro la Lazio. Nel 1987, i biancocelesti prevalsero nei play-out al San Paolo di Napoli contro il Campobasso, il 5 luglio 1987, grazie a una rete di Fabio Poli. Da quel giorno, i molisani non fecero più ritorno in Serie B.

Nel calcio femminile, il Monti del Matese Bojano riuscì a raggiungere la Serie A nella stagione 2005-2006, dopo aver vinto consecutivamente i campionati di Serie B e Serie A2. In Serie A, chiusero all'8º posto, ma alla fine della stagione la squadra si sciolse.

Da allora, nessun'altra squadra molisana è riuscita a raggiungere il massimo campionato nazionale.

Pallacanestro


Il Molise è stato il palcoscenico di varie squadre di basket che hanno conquistato posizioni di rilievo nel corso degli anni, tra cui il Nuovo Basket Campobasso, l'Isernia e il Dynamic Venafro, che hanno competuto con successo nella Serie B.


Nel 2017, a Campobasso, si è formata una squadra femminile chiamata Magnolia Basket Campobasso, grazie al sostegno dell'azienda La Molisana.


Dopo tre anni di impegno nella A2, nel 2020 la squadra è stata ripescata in A1 e ha continuato a distinguersi ad alti livelli nelle stagioni successive.

Inoltre, nel 2019 la Magnolia Basket Campobasso ha avuto l'onore di ospitare le Final Eight di Coppa Italia per la categoria A2, mentre nel 2023 ha nuovamente ospitato l'evento per la categoria A1, dimostrando la sua costante crescita e competenza nel mondo del basket femminile.

Sanità


Il sistema sanitario regionale è gestito dall'ASREM (Azienda Sanitaria Regionale del Molise), che è presente nel territorio con sette distretti socio-sanitari (Campobasso, Isernia, Termoli, Larino, Venafro, Bojano-Riccia, Agnone) e sei presidi ospedalieri:

  • Ospedale "Antonio Cardarelli", Campobasso

  • Ospedale "Ferdinando Veneziale", Isernia

  • Ospedale "San Timoteo", Termoli (CB)

  • Ospedale di comunità "Giuseppe Vietri", Larino (CB)

  • Ospedale di comunità "San Francesco Caracciolo", Agnone (IS)

  • Ospedale di comunità "Santissimo Rosario", Venafro (IS)

Sono presenti inoltre in ambito specialistico il Gemelli Molise di Campobasso, già sede distaccata della facoltà di medicina e chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, e l'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico "Neuromed" di Pozzilli (IS).

Si affiancano a queste altre strutture, sia private sia convenzionate con l'azienda sanitaria regionale.


Istruzione


Università


  • Università degli Studi del Molise, fondata nel 1982, ha sede a Campobasso e sedi periferiche a Termoli (CB) e Pesche (IS).

  • Università degli Studi di Roma "La Sapienza", presente sul territorio regionale con il Polo Didattico del Molise, che eroga corsi di laurea nelle professioni sanitarie presso le principali strutture sanitarie della regione.

  • Università Cattolica del Sacro Cuore, presente con il presidio ospedaliero specialistico Gemelli Molise a Campobasso.

Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica


  • Conservatorio Lorenzo Perosi, Campobasso.

Scuole militari


  • Arma dei Carabinieri

    • Scuola allievi carabinieri "Eugenio Frate", Campobasso.

  • Polizia di Stato

    • Scuola allievi agenti "Giulio Rivera", Campobasso.


Economia


Il Molise, con pochi abitanti e un'economia meno sviluppata rispetto ad altre regioni italiane, si basa principalmente sull'agricoltura.

Le industrie si concentrano principalmente in alcune aree industriali, come Termoli, Campobasso, e Venafro-Pozzilli.

L'ambiente naturale intatto e la mancanza di inquinamento attirano turisti, soprattutto nelle località balneari come Termoli, Campomarino, e Montenero di Bisaccia, nonché nelle zone montane come Campitello Matese e Capracotta.

Tuttavia, il Molise registra pochi turisti, con Termoli come la località più sviluppata grazie al porto, la ferrovia Adriatica, e l'autostrada A14.

Le attività pastorali sono caratterizzate dalla transumanza, con il movimento delle greggi tra l'Appennino abruzzese e il Tavoliere delle Puglie attraverso una rete di tratturi e tratturelli.

Nel settore alimentare, il pastificio La Molisana è rilevante nel capoluogo.


La regione ospita anche la casa automobilistica DR Motor Company a Macchia d'Isernia e la Fiat Powertrain a Termoli, che ha avuto un impatto significativo sullo sviluppo economico e demografico della città.


Infrastrutture e trasporti


Autostrade


  • Autostrada Adriatica


  • Strada statale 16 Adriatica

  • Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese ed Appulo-Sannitico

  • Strada statale 85 Venafrana

  • Strada statale 87 Sannitica

  • Strada statale 157 della Valle del Biferno

  • Strada statale 212 della Val Fortore

  • Strada statale 627 della Vandra

  • Strada statale 645 Fondo Valle del Tappino

  • Strada statale 647 Fondo Valle del Biferno

  • Strada statale 650 di Fondo Valle Trigno

  • Strada statale 652 di Fondo Valle Sangro

  • Strada statale 709 Tangenziale di Termoli

  • Strada statale 710 Tangenziale Est di Campobasso

  • Strada statale 711 Tangenziale Ovest di Campobasso

  • Strada statale 751 Fondo Valle del Rivolo


Il sistema di viabilità principale del Molise si basa principalmente su strade e ferrovie. L'autostrada A14 è l'unica autostrada che attraversa la regione, collegando Termoli e Campobasso.


Le principali strade statali includono la SS16 Adriatica, la SS17 dell'Appennino Abruzzese, la SS85 Venafrana, la SS87 Sannitica e la SS650 Fondo Valle Trigno.

Le ferrovie principali includono la ferrovia Adriatica, la ferrovia Benevento-Campobasso, la ferrovia Termoli-Campobasso e la ferrovia Isernia-Campobasso.

Il trasporto marittimo è disponibile presso il porto di Termoli.



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