TUTTI I COMUNI DEL MOLISE
- Molise On The Road
- 5 set 2023
- Tempo di lettura: 11 min
Aggiornamento: 24 gen 2024
"Guida completa su tutti i 136 paesi del Molise e sulle due provincie"
In questa sezione vengono riportati tutti i 136 comuni del Molise e tutte le caratteristiche, dei servizi, dalla gastronomia, e tantissimo altro delle province di Campobasso ed Isernia.

Indice
Comuni Provincia CAMPOBASSO
Bojano
Busso
Campochiaro
Campodipietra
Campolieto
Campomarino
Casacalenda
Casalciprano
Castelbottaccio
Castellino del Biferno
Castropignano
Cercemaggiore
Cercepiccola
Colle d'Anchise
Colletorto
Duronia
Gambatesa
Gildone
Guardiaregia
Jelsi
Larino
Limosano
Lucito
Lupara
Macchia Valfortore
Matrice
Mirabello Sannitico
Molise
Monacilioni
Montagano
Montecilfone
Montefalcone nel Sannio
Montelongo
Montenero di Bisaccia
Montorio nei Frentani
Palata
Petacciato
Petrella Tifernina
Portocannone
Provvidenti
Riccia
Ripalimosani
Roccavivara
San Biase
San Giovanni in Galdo
San Giuliano del Sannio
San Massimo
San Polo Matese
Sant'Angelo Limosano
Santa Croce di Magliano
Sepino
Spinete
Tavenna
Toro
Trivento
Tufara
Comuni in Provincia di ISERNIA
Acquaviva d'Isernia
Agnone
Bagnoli del Trigno
Belmonte del Sannio
Cantalupo nel Sannio
Capracotta
Carovilli
Carpinone
Castel del Giudice
Castel San Vincenzo
Castelpetroso
Castelpizzuto
Castelverrino
Cerro al Volturno
Chiauci
Civitanova del Sannio
Colli a Volturno
Conca Casale
Filignano
Forlì del Sannio
Fornelli
Frosolone
Isernia
Longano
Macchia d'Isernia
Macchiagodena
Miranda
Montaquila
Montenero Val Cocchiara
Monteroduni
Pesche
Pescolanciano
Pescopennataro
Pettoranello del Molise
Pietrabbondante
Pizzone
Poggio Sannita
Pozzilli
Rionero Sannitico
Roccamandolfi
Roccasicura
Rocchetta a Volturno
San Pietro Avellana
Sant'Agapito
Sant'Angelo del Pesco
Sant'Elena Sannita
Santa Maria del Molise
Scapoli
Sessano del Molise
Sesto Campano
Vastogirardi
Venafro
Curiosità sulla provincia di Campobasso

La provincia di Campobasso è una circoscrizione amministrativa italiana situata nella regione del Molise, con una popolazione di 209.602 abitanti e una superficie di 2.909 km², comprendente 84 comuni.
Il capoluogo provinciale è Campobasso, dove ha sede l'istituzione amministrativa nel suggestivo Palazzo Magno.
Questo territorio si affaccia verso nord-est sul mar Adriatico e confina a nord con la regione dell'Abruzzo (provincia di Chieti), a sud-est con la Puglia (provincia di Foggia), a sud con la Campania (province di Benevento e di Caserta), mentre a ovest confina con la provincia di Isernia.
La provincia di Campobasso si distingue per il suo stemma insolito, contrariamente a quelli delle altre province italiane, poiché non presenta una corona, uno scudo o una forma geometrica.
È semplicemente rappresentato su uno sfondo rosso.
Gli elementi che compongono questo stemma, ovvero le spighe di grano e la stella a 8 punte, sono ereditati dall'antica provincia del Contado di Molise.
Territorio

Partendo dalle maestose montagne dell'Appennino, attraversando le dolci colline, costeggiando i tranquilli laghi e i maestosi fiumi dell'entroterra, per giungere infine alla suggestiva costa dell'Adriatico, la nostra regione si presenta come un mosaico di paesaggi diversificati. In questo territorio unico si trovano pittoreschi borghi, accoglienti paesi e vivaci città.
Tra le sue caratteristiche distintive, spiccano le valli del Trigno, del Biferno e del Fortore, che si snodano con un profilo principalmente rettilineo, circondate da verdi pendii collinari e imponenti montagne, per poi espandersi generosamente quando si avvicinano al mare.
Laghi
Lago di Guardialfiera: Noto anche come del "Liscione" prende il nome dalla diga che lo ha creato.
Lago di Occhito: Situato al confine tra il Molise e la Puglia, è un altro lago di origine artificiale.
Fiumi
Biferno
Fortore
Trigno
Tammaro
Saccione
Sinarca
Sassinora
Orografia

La provincia si caratterizza per la presenza di antiche formazioni sedimentarie, alcune delle quali hanno origine marina.
Il territorio può essere suddiviso in quattro zone in base alla sua composizione geologica:
La dorsale montuosa degli Appennini, che comprende le Mainarde e il Matese, presenta formazioni rocciose tipiche delle montagne.
Una fascia costiera che si estende dalla linea Carovilli-Chiauci-Frosolone-Campobasso-Riccia ed è caratterizzata da rocce calcaree, marnose e selcirose.
Le valli del Trigno e del Biferno, insieme all'area dei Frentani, sono costituite principalmente da terreni argillosi, che le rendono suscettibili al fenomeno delle frane.
La zona costiera è caratterizzata da formazioni geologiche prevalentemente argillose e sabbiose.

In seguito a una serie di eventi storici, il territorio dell'antica regione del Sannio, situato principalmente nell'attuale provincia di Campobasso, ha attraversato diverse fasi di cambiamenti politici e amministrativi.
Dopo una lunga guerra contro Roma, che si è protratta dal 343 a.C. al 290 a.C., questa regione è stata inclusa nella Regio IV durante l'età di Augusto.
Nel 570, un'invasione da parte dei Longobardi ha portato alla sua annessione al Ducato di Benevento, causando una riduzione dei latifondi e dei beni ecclesiastici dei vescovati locali di Bojano, Sepino, Venafro, Trivento, Isernia, Larino e Termoli.
Questo ha portato alla divisione del territorio in gastaldati e all'emergere di signorie feudali con crescente autonomia. La creazione del principato di Capua nell'860 e la divisione del Ducato di Benevento nel 847 sono eventi chiave che hanno dato origine alle contee di Venafro, Larino, Trivento, Bojano, Isernia, Campomarino e Termoli.
Nel 1053, Ugo I de Molinis, conte di Bojano e feudatario normanno di Mulhouse (che potrebbe aver dato il nome al Molise), ha favorito la penetrazione normanna, restituendo gli antichi confini al territorio del Sannio.
Infine, sotto il governo di Ugo II de Molinis, il Molise ha ottenuto una forma di autonomia intorno al 1128. Nei primi anni del XVI secolo, il Contado di Molise è stato amministrativamente unito alla Capitanata.
Durante la Repubblica Partenopea, è stata introdotta una nuova organizzazione amministrativa che ha diviso il territorio in dipartimenti con cantoni.
Il dipartimento del Sangro è stato suddiviso in sedici cantoni, tra cui Lanciano, Ortona, Palena, Atessa, Pescocostanzo, Castel di Sangro, Agnone, Baranello, Campobasso, La Riccia, Trivento, Larino, Termoli, Serra Capriola, Dragonara e il Vasto.
Nel 1806, dopo l'occupazione da parte della Francia e il regno di Gioacchino Murat, il Molise è diventato una provincia autonoma composta dai distretti di Campobasso e Isernia, a cui si sono aggiunti Larino e il Circondario di Agnone.
Questo ha portato a un aumento significativo del territorio del Molise, con la perdita di solo 2 comuni e l'acquisizione di ben 31.
Tuttavia, nel 1861, il Molise ha perso 15 comuni, in gran parte a favore della provincia di Benevento, e ha incorporato 13 comuni, oltre a 4 della provincia di Caserta, che è stata soppressa durante il periodo fascista (successivamente ricostituita con i comuni originari).
Successivamente, il 27 dicembre 1963, a seguito di una modifica costituzionale in doppia deroga, la provincia di Campobasso è stata separata dall'Abruzzo ed è diventata una regione autonoma con il nome di Molise.
Questa situazione è rimasta invariata fino al 1970, quando 52 comuni sono stati separati per formare la provincia di Isernia, creata con la legge 2 febbraio 1970 n. 20.
Monumenti e Luoghi d'Interesse
Campobasso:
Cattedrale della Santissima Trinità
Castello Monforte
Chiesa di San Bartolomeo
Chiesa della Madonna dei Monti
Chiesa di San Giorgio
Termoli:
Cattedrale di Santa Maria della Purificazione
Castello svevo
Chiesa di Sant'Agata
Torre del Meridiano
Torre del Sinarca
Bojano:
Cattedrale di San Bartolomeo
Rocca di Civita Superiore
Chiesa di Sant'Erasmo
Chiesa di Santa Maria del Giardino
Siti archeologici

Civita Superiore di Bojano
Larinum e Anfiteatro
Cliternia Frentana e Santuario della Madonna Grande (Cliternia Nuova)
Fagifulae e Abbazia di Santa Maria di Faifoli (Montagano)
Altilia di Sepino
Sito archeologico di Santa Maria della Strada (Matrice)
Tempio sannita di San Giovanni in Galdo
Tomba di Ovio Paccio a Mirabello Sannitico
Altre chiese e castelli
Insigne collegiata parrocchiale di Santa Maria Maggiore a Guglionesi
Cattedrale di San Pardo a Larino
Cattedrale dei Santi Nazario, Celso e Vittore a Trivento
Santuario della Madonna di Bisaccia (Montenero di Bisaccia
Castello di Bonefro
Collegiata di Santa Maria Assunta in Ripalimosani
Torre circolare di Campochiaro
Torre angioina di Colletorto
Castello angioino di Civitacampomarano
Chiesa di San Giorgio di Petrella Tifernina
Castello D'Evoli di Castropignano
Castello Carafa di Ferrazzano
Castello dei Capua di Gambatesa
Borgo medievale di Guardialfiera con Cattedrale dell'Assunta
Palazzo Capozio di Jelsi
Castello medievale di Molise
Borgo medievale di Oratino con Torre della Rocca
Chiesa grotta di Pietracupa
Palazzo ducale di Portocannone
Castello medievale di Riccia
Castello ducale di San Felice del Molise
Castello ducale di Torella del Sannio
Fortezza longobarda di Tufara
Istituzioni, enti e associazioni
Il sistema sanitario regionale del Molise è gestito dall'A.S.Re.M. (Azienda Sanitaria Regionale del Molise) ed è suddiviso in quattro distretti socio-sanitari situati nella provincia di Campobasso: Campobasso, Termoli, Larino e Bojano-Riccia. Inoltre, sono presenti tre importanti ospedali:
Ospedale "Antonio Cardarelli" a Campobasso
Ospedale "San Timoteo" a Termoli
Ospedale "Giuseppe Vietri" a Larino
Nell'ambito delle specializzazioni mediche, vi è anche la Fondazione di Ricerca e Cura "Giovanni Paolo II" a Campobasso, precedentemente sede distaccata della facoltà di medicina e chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
Oltre a queste strutture, ci sono altre strutture sanitarie sia private che convenzionate con l'Azienda Sanitaria Regionale.
Attualmente, è in corso un processo di razionalizzazione del sistema sanitario, che potrebbe portare alla chiusura di alcuni centri e ospedali. Per quanto riguarda i presidi ospedalieri, si sta lavorando per mantenere aperti solo l'Ospedale "Antonio Cardarelli" di Campobasso e l'Ospedale "San Timoteo" di Termoli nella provincia di Campobasso.
Qualità della vita
Secondo Il Sole 24 Ore, la provincia di Campobasso nel 2019 era la 74ª provincia italiana con la qualità di vita più alta su un totale di 107; nel 2014 si trovava invece all'82º posto.
Cultura ed Istruzione
A Campobasso, dal 1982, è operativa l'Università degli Studi del Molise con filiali anche a Termoli e Pesche.
Nel territorio provinciale, è possibile accedere a vari corsi di laurea nelle professioni sanitarie offerti dal Polo Didattico del Molise dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza".
Ferrovie
Linee
Adriatica
Benevento-Campobasso
Campobasso-Termoli
Isernia-Campobasso
Stazioni
Baranello
Boiano
Bonefro-Santa Croce
Bosco Redole
Campobasso
Campochiaro
Campolieto-Monacilioni
Campomarino
Casacalenda-Guardialfiera
Castellino sul Biferno
Coppella
Guardiaregia
Guglionesi-Portocannone
Larino
Matrice-Montagano-San Giovanni in Galdo
Montenero-Petacciato
Nuova Cliternia
Piane di Larino
Ripabottoni-Sant'Elia
Ripalimosani
San Giuliano del Sannio
San Martino in Pensilis
San Massimo
Sepino
Termoli
Torre di Montebello
Ururi-Rotello
Vinchiaturo
Porti
Termoli
Montenero Di Bisaccia
Campomarino Lido
Curiosità sulla provincia di ISERNIA

La provincia di Isernia è una delle province italiane situate nella regione del Molise ed è caratterizzata da una popolazione di soli 79,499 abitanti, rendendola la provincia meno popolosa dell'intera Italia.
Questo territorio comprende un totale di 52 comuni, la maggior parte dei quali conta meno di mille residenti ciascuno.
Tra i comuni più rilevanti da un punto di vista socioeconomico troviamo Isernia, Venafro, Agnone e Frosolone, e i loro stemmi comunali si uniscono per formare lo stemma provinciale.
Territorio
Il paesaggio provinciale si distingue per la predominanza di terre montuose, con solo una transizione verso sud-ovest dove le montagne cedono il passo a dolci colline e vaste pianure, come la piana di Venafro.
Ai confini geografici, a nord si delimita con le province abruzzesi de L'Aquila e Chieti, a est con la provincia di Campobasso, a sud con la Campania, precisamente la provincia di Caserta, e a ovest si affaccia sul Lazio, con la provincia di Frosinone.
Monti

I monti presenti nella provincia di Isernia si suddividono principalmente in tre catene montuose principali.
La prima di queste catene si trova a nord-ovest della provincia ed è chiamata catena montuosa della Meta, che include le famose Mainarde.
Proseguendo verso sud, si incontra la catena montuosa del Matese, che funge da confine con la provincia di Caserta. Nella zona nord-est della provincia si estendono i monti dell'Alto Molise, mentre nella zona sud-est troviamo la Montagnola Molisana.
All'interno delle catene montuose della Meta e delle Mainarde si trovano alcuni comuni che fanno parte del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, tra cui Pizzone, Castel San Vincenzo, Rocchetta a Volturno, Scapoli e Filignano.
Questa è la catena montuosa più elevata della provincia, con le vette di Monte Mare (2.020 m s.l.m.) e Monte Marrone (1.805 m s.l.m.).
I monti del Matese, situati nel sud della provincia e attraversati dalla SS 85 Venafrana, includono i comuni di Sant'Agapito, Pettoranello, Monteroduni, Longano, Castelpizzuto, Castelpetroso, Roccamandolfi e Cantalupo nel Sannio.
Tra le cime più importanti di questa catena montuosa troviamo il Monte Miletto, che raggiunge i 2050 metri s.l.m., il Monte Patalecchia con 1400 metri s.l.m. e il Colle di Mezzo (1.426 m s.l.m.).
La Montagnola Molisana si trova nel sud-est della provincia e comprende i comuni di Frosolone, Civitanova del Sannio e Macchiagodena.
Nella zona di Venafro, i monti circondano la piana e superano i 1.000 metri di altitudine. Questa area coinvolge i comuni di Venafro, Sesto Campano, Conca Casale e Pozzilli. I monti di Venafro sono caratterizzati da dorsali calcaree e calcareo-dolomitiche con ripide formazioni rocciose.
Tra le vette più significative ci sono il Monte Sambucaro (1.205 m s.l.m.), il Monte Cesima (1.180 m s.l.m.), il Monte Corno (1.054 m s.l.m.), il Monte Cerino o Santa Croce (1.026 m s.l.m.), il Colle San Domenico (921 m s.l.m.) e il Monte Calvello (874 m s.l.m.).
Infine, i monti dell'Alto Molise comprendono i comuni situati più a nord, tra cui spiccano Capracotta e Agnone.
Le cime principali in questa zona sono il Monte Campo (1745 m s.l.m.) e il Monte Capraro (1.150 m s.l.m.), quest'ultimo noto per essere stato abitato sin dall'antichità e per la presenza di importanti reperti archeologici.
Fiumi e laghi

Nella provincia scorrono vari corsi d'acqua, con il fiume Volturno che spicca come il più importante. Questo fiume, dopo aver attraversato il territorio provinciale e la regione Campania, trova la sua foce nel Mar Tirreno.
Tra gli altri fiumi di rilievo, vi è il Trigno, che sorge alle pendici del Monte Capraro nel comune di Vastogirardi e funge da confine naturale tra Molise e Abruzzo.
Il Verrino, un affluente del Trigno, ha la sua sorgente tra il Monte Campo e il Monte Capraro, nel comune di Capracotta.
Un altro importante corso d'acqua è il fiume San Bartolomeo, che si unisce al Volturno dopo aver preso origine dalle sorgenti di Venafro e attraversato la pianura.
L'unico specchio d'acqua presente nella provincia è il lago di Castel San Vincenzo, un lago artificiale situato a un'altitudine di 783 metri sopra il livello del mare.
Questo lago, con una superficie di 6,140 chilometri quadrati, fu creato negli anni '50 in concomitanza con la costruzione delle centrali idroelettriche di Pizzone e Colli a Volturno.
Clima
Durante la stagione invernale, il clima tende ad essere piuttosto freddo, con abbondanti nevicate sulle montagne.
Le estati, in generale, sono fresche, ma in alcune località situate a quote più basse, possono essere calde, mentre gli inverni rimangono freddi senza raggiungere temperature estreme.
Aree Naturali
Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
Storia

Le radici della provincia di Isernia si intrecciano con la storia millenaria del Sannio, terra degli antichi sanniti Pentri.
L'occupazione umana in queste terre risale a tempi immemorabili, con reperti archeologici a Isernia, nel sito de La Pineta, che testimoniano insediamenti risalenti a circa 736.000 anni fa.
Inizialmente abitata dai fieri Sanniti Pentri, la regione fu poi soggetta alla dominazione romana dopo le travagliate guerre sannitiche.
Grazie all'adesione dei Sanniti alla Lega Italica, cui parteciparono anche i Pentri, l'intera area della moderna provincia entrò a far parte del vasto impero romano.
Questa transizione portò alla fondazione di numerose colonie romane in tutto il territorio, tra cui Isernia, che divenne colonia già nel 262 a.C., e Venafro, una città di origine augustea che si trasformò in prefettura e colonia romana nel IV secolo a.C.
Il Medioevo
Dopo la caduta dell'Impero Romano, il territorio fu sconvolto da una serie di invasioni barbariche. Tra queste, vanno menzionate l'incursione dei Goti, che si estese dal 535 al 553 d.C., e l'invasione dei Longobardi nel 572 d.C.
Nel IX secolo, la città di Isernia subì un devastante attacco da parte dei Saraceni, che causò la distruzione della città stessa e dell'abbazia di San Vincenzo al Volturno. Successivamente, il territorio vide la formazione di varie signorie feudali autonome, tra cui le contee di Venafro, Trivento, Bojano, e Isernia.
Con l'arrivo dei Normanni e la loro conquista del contado di Molise, Isernia ottenne il privilegio di essere dichiarata terra regia, diventando l'unica città a godere di tale status. La zona è ricca di importanti reperti archeologici, con scavi notevoli a Castel San Vincenzo e Venafro.
Venafro, in particolare, è un centro che conserva testimonianze di diverse epoche, tra cui quella romana, medievale, rinascimentale, barocca, e degli ultimi due secoli. Molti di questi reperti sono esposti nel Museo Nazionale di Santa Chiara. Anche Isernia vanta il suo Museo Paleolitico e Agnone contribuisce con le sue testimonianze storiche.
Nel 1860, Isernia ospitò Vittorio Emanuele II di Savoia durante il suo viaggio per incontrare Giuseppe Garibaldi a Teano. Il sovrano alloggiò nel Palazzo Cimorelli, che era la residenza dell'ospite Vincenzo Cimorelli.
In occasione della sua partenza per Venafro, Vittorio Emanuele II donò la sua tabacchiera d'oro all'ospite, un gesto commemorato nella storia. Giunse quindi a Venafro, dove trascorse la notte nel Palazzo Cimorelli, come testimoniato da una lapide posta sulla facciata principale dell'edificio.
Dal XVIII secolo ad oggi

Gli abitanti dell'Alto Molise hanno mostrato un forte spirito di resistenza in diverse fasi della loro storia. Nel 1799, si opposero tenacemente ai tentativi di conquista da parte dei francesi, che cercavano di sottomettere il Regno di Napoli.
Questo spirito di resistenza si ripeté nel 1860, quando i piemontesi vennero visti come usurpatori dei legittimi regnanti del regno borbonico.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la provincia fu teatro di gravi episodi di violenza da parte dell'esercito piemontese, che, sotto il pretesto di combattere il brigantaggio, causò la morte e l'impiccagione di numerosi contadini, pastori e talvolta delle loro famiglie, provocando così ulteriori tensioni e conflitti nella regione.
L'Alto Molise ha anche dovuto affrontare numerosi terremoti nel corso della sua storia, tra cui quello del 1805. Nel XX secolo, oltre alle devastazioni naturali, ha subito anche danni dovuti a conflitti bellici, come i bombardamenti di Isernia nel settembre 1943, di Venafro nel marzo 1944 e di Pescopennataro.
Nella zona delle Mainarde, si è verificata la storica Battaglia di Monte Marrone, che ha segnato la nascita dell'Esercito Italiano dal Corpo Italiano di Liberazione.

Il 19 settembre 1994, il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ha conferito alla provincia la Croce di Guerra al Valor Militare in riconoscimento delle vittime e della resistenza durante la guerra.
Oggi, uno dei problemi più urgenti che affligge la provincia è lo spopolamento inarrestabile. La maggior parte dei comuni ha una popolazione inferiore a 1.000 abitanti, ma alcune aree nel settore sud-occidentale, tra i comuni di Isernia e Venafro, sembrano essere meno colpite da questo fenomeno.
Istituzioni, enti e associazioni
Comunità montana Centro Pentria
Comunità montana Alto Molise
Comunità montana del Volturno
Stemma

La provincia di Isernia ha uno stemma araldico che raffigura l'unione degli stemmi delle sue quattro città più grandi, rappresentati in uno scudo diviso in quattro parti. La descrizione ufficiale è la seguente:
"Nel primo quadrante, che rappresenta Isernia, uno sfondo blu con un serpente a forma di S con un bastone di comando in posizione verticale, il tutto di colore argento.
Nel secondo quadrante, che simboleggia Agnone, uno sfondo rosso con un ippogrifo che tiene una lettera maiuscola A in stile antico, il tutto d'oro.
Nel terzo quadrante, che rappresenta Venafro, uno sfondo nero con tre fasce argentate. Nel quarto quadrante, che simboleggia Frosolone, uno sfondo blu con una campagna verde contenente una colomba addestrata che tiene la lettera maiuscola F e una stella a cinque raggi sopra di essa, il tutto d'oro."
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